domenica 12 maggio 2019

MEXICO 2019 - ON THE ROUD - DA MEXICO CITY ALLA RIVIERA MAYA

Mexico City

Dopo il lungo viaggio dall’Italia con scalo a Francoforte, intorno alle 21 ora locale (vi sono 7 ore di fuso orario rispetto all’Italia) del 19 gennaio, arriviamo a Città del Messico. Ritiriamo i bagagli, cerchiamo un taxi e ci facciamo condurre all’hotel prenotato dall’Italia. Dopo aver lasciato le generalità e pagato la stanza andiamo subito a letto. Il mattino di domenica 20 svegli dalle 5.30 (causa anche del fuso )... aspettiamo le sei per la colazione e subito dopo usciamo per visitare i punti più significativi della città avendo solo un giorno a disposizione.... Nel corso della giornata ci rechiamo ad ammirare la cattedrale, la colonna dell’indipendenza ed il museo nazionale di antropologia. 



Quest’ultimo è il museo più importante del Messico. È situato nel bosco di Chapultepec all'interno della città. Il museo vanta di 44.000 m² coperti, distribuiti in più di 20 sale, e 35.700 m² di aree esterne, incluso il cortile centrale, la piazza d'accesso e alcune parti unite intorno al museo. In tutti questi spazi si trova la maggiore collezione del mondo di arte precolombiana delle culture Maya, Azteca, Olmeca, teotihuacana, Tolteca, Zapoteca e Mixteca. Al piano superiore, invece, si può ammirare una vasta esposizione di reperti dei popoli indigeni del giorno d'oggi. 



A fine giornata passiamo dall’agenzia di noleggio auto e prendiamo l’auto che ci accompagnerà nel nostro giro in territorio messicano verso il sud... Attraverseremo il Chiapas, dove già si possono scorgere le prime rovine Maya per arrivare nello Yucatàn e poi a Quintana Roo....


Verso Palenque

Di buon mattino, lasciamo Mexico City e ci dirigiamo in direzione Puebla per proseguire verso Veracruz (420 Km) dove pensiamo di fermarci per la notte. A  Veracuz non c’è niente di interessante  da vedere. Una città male adorante   per via delle diverse fabbriche per la lavorazione del pesce. La nostra meta è il sito archeologico di  Palenque (Chiapas) la strada da percorrere è tanta . In un primo momento la nostra idea era di percorrere tutta la  carretera 145D  che attraversa il Chiapas più selvaggio e adrenalinico caratterizzata da strade più contorte e da diversi posti di blocco da parte della polizia, per via delle delle tante rapine che avvengano da parte di gang di ragazzini. La cronaca racconta che  di notte  vengono assaliti addirittura dei bus.  Optiamo per la Carretera Costera del Golfo più veloce  (7 ore) mentre tramite  la 145D occorrevano 12 ore. 
Siamo arrivati nel Chiapas, uno degli stati messicani più belli che abbiamo visitato. Uno di quelli dove la cultura e la tradizione maya sono ancora radicate nella vita dei suoi abitanti. ammirare i resti Maya a Palenque e le spettacolari cascate di Agua Azul ... Abbiamo percorso 905 Km e siamo stati fermati più volte dalla polizia.  Non si può non sottolineare che anche su questa strada vi sono posti di blocco ovunque a volte solo per estorcere un po’ di soldi ai poveri turisti con la scusa di pseudo multe motivate da invenzioni pure ... ma poco male ... anche questo fa parte del viaggio.


Uxmal-Meride

Il 24 gennaio a Uxmal: uno dei siti archeologici più importanti di tutto il Messico, insieme a Palenque e Chichén Itzá... Nel 1996 il sito venne proclamato patrimonio UNESCO. Uxmal, che nell’antico linguaggio Maya vuol dire “Tre volte ricostruita”, venne fondata nel VI secolo d.C., raggiungendo il suo massimo splendore durante il Periodo Classico Maya, quando fu eletta centro cerimoniale più importante dalla civiltà Puuc. Il declino di Uxmal cominciò verso la metà del 900 d.C. e di lì a poco la città fu abbandonata, probabilmente in seguito ad una pesante crisi idrica. Uxmal è stata riscoperta soltanto agli inizi del XIX secolo, dopo secoli di abbandono,durante i quali è rimasta sepolta sotto la fittissima vegetazione tipica della regione dello Yucatán. Malgrado secoli di abbandono e terremoti devastanti, il sito archeologico di Uxmal si presenta molto ben conservato e costituisce uno dei migliori esempi di architettura maya del Centro America, eguagliato soltanto dall’antica città di Palenque.

ChiChin Itza




Venerdì 25, alle ore 8, lasciamo Meride in direzione Quintana Roo. Lungo il percorso ci fermiamo a Chichen Itza per poi raggiungere Valladolid dove ci fermeremo per due notti ... ma cosa dire di Chichén Itzá ? Si tratta di un importante complesso archeologico maya situato nel Messico, nel nord della penisola dello Yucatán. Le rovine, che si estendono su un'area di 3 km², appartenevano a una grande città che fu uno dei più importanti centri della regione intorno al periodo epiclassico della civiltà maya, fra il VI e l'XI secolo. Il sito comprende numerosi edifici, rappresentativi di diversi stili architettonici; fra i più celebri si possono indicare la piramide di Kukulkan (nota come El Castillo), l'osservatorio astronomico (il Caracol) e il Tempio dei guerrieri.

Il sito di Chichén Itzá è stato dichiarato patrimonio dell'umanità UNESCO nel 1988. Costituisce una proprietà federale dello stato del Messico, ed è amministrato dall'Instituto Nacional de Antropologia e Historia (INAH). È stato inserito nel 2007 fra le sette meraviglie del mondo moderno.



Rio Lagartos - Valladolid


... ed eccoci a Río Lagartos... solo la visione diretta di un posto rende ragione di ciò che realmente rappresenta... D’altronde le emozioni che trasmette non possono essere ne’ raccontate ne’ lette in alcun testo ...  Questa laguna si trova nel piccolo villaggio di pescatori di Las Coloradas, sulla costa orientale della penisola messicana dello Yucatan, nella riserva naturale di Ría Lagartos Biosphere Reserveè. A spiegare l’origine del colore dell’acqua è la scienza. L’acqua è infatti abitata da plancton rosso e da un elevatissimo numero di artemie, un piccolo crostaceo d’acqua salata di color rosso. Sono loro - inclusi i residui chimici che producono - i responsabili del colore dell’acqua e del paesaggio fiabesco che si crea.


Laguna Di Bacalar

Domenica 27, lasciamo Valladolid e imbocchiamo la carretera 295 in direzione della laguna di Bacalar la distanza è di circa 270 Km. Quella che stiamo  per raccontarvi è l’esperienza in uno dei paradisi più sconosciuti e incontaminati del Messico. Lontano da tutto e da tutti. Si tratta della Laguna di Bacalar, ribattezzata dai Maya la Laguna dai 7 colori“.Sette sono infatti le sfumature di blu che l’acqua assume, in base alla profondità, in questo luogo fuori dal tempo. Quando arrivi a Bacalar, non pensi di trovarti davanti ad una laguna ma davanti al Mare dei Caraibi. Grazie alla sabbia bianca come il latte, i fondali sono così luminosi e cristallini da dare alla laguna tutte le sue sette sfumature. Anche quando il cielo è coperto. Questo villaggio dalle acque turchese è semi deserto ma la sua straordinaria bellezza è rimasta nascosta solo ai turisti. Qui infatti, sulle rive della laguna, vivono alcune delle personalità più ricche di tutto il Messico. Immersi nella pace e nei meravigliosi colori di questa natura rigogliosa.

Tulum

Martedi 29, dopo aver fatto colazione e dopo una salutare passeggiata mattutina lunga la laguna , lasciamo Bacalar in direzione Tulum ...
.. e così dopo circa 310 Km arriviamo a Tulum pronti a visitare le rovine Maya affacciate sul mare ...  

La loro particolare posizione, sulla costa a picco sul mare, ha fatto sì che fossero la prima città Maya ad essere avvistata dagli spagnoli il 3 marzo 1517.... Ops ...dimenticavo    ... durante questa visita non sono mancati incontri con particolari specie animali ed in particolare con una gigantesca Iguana che solo Vincenzo poteva azzardarsi a sollevare 

... e dopo il tuffo nella cultura Maya un po’ di mare ci sta tutto   ... Oggi (28/1)  a Tulum ... da domani a Playa del Carmen ...


 Playa Del Carmine

Tanti anni sono passati da quando per la prima volta scoprimmo Playa del Carmine  un paradiso! C'erano solo due o tre alberghi e qualche capanna e niente più. ...Oggi quando siamo arrivati mi è venuto un colpo. Oggi è difficile credere che circa 30 anni fa in questa cittadina  in riva al mare cerano si o no 200 anime . A quel tempo, l'ex villaggio di pescatori era conosciuto solo come il pontile per il traghetto per la vicina isola di Cozumel. Vedere delle persone in spiaggia era cosa rara. Da allora ha registrato la più grande crescita annuale di tutte le città del Messico che oltre ad attirare miglia di turisti, ha  fatto registrare in modo esponenziale negli ultimi due decenni la criminalità legati al traffico della droga. la notizia di pochi giorni fa dove sette persone sono stati uccise davanti a un bar.  Niente è più come prima, peccato!!! ci teniamo stretti i ricordi e le immagini di 30 anni fa. 


Cancun

Gli ultimi due giorni rimaniamo a Cancun, altra città che non ha più niente di quello che era anni fa.
Approfittiamo per esplorare Isla Blanca l'ultimo lembo di terra non ancora (per poco) edificato e poco frequentato a causa della strada sterrata e piene di buche.



Isla Blanca è l’idilliaca penisola di sabbia bianca su una laguna (considerata la migliore per kitesurf lungo la Riviera Maya) situata a 30 km a nord di Cancún verso l’estremità nord-orientale dello Stato federato di Quintana Roo in Messico. Striscia di sabbia isolata tra il Mar dei Caraibi (a nord ed a est) e la spettacolare laguna di Chacmuchuc (a ovest), Isla Blanca è 20 km di lunghezza, dai 500 agli 850 metri di larghezza e alta al massimo 5 metri sul livello del mare. Isla Blanca è un paradiso quasi incontaminato e un santuario degli uccelli marini per birdwatching.

Isla Blanca risulta impressionante per il contrasto dei colori nella composizione del paesaggio come su una cartolina da una località tropicale: il turchese del mare, la distesa della spiaggia di sabbia bianca, la vasta laguna di acqua azzurra salata calma e dal fondale poco profondo, ne fanno un vero paradiso. Come dicevo per raggiungere Isla Blòanca occorre guidare verso nord seguendo la Carretera Costera del Golf/Lòpez Portillo/mexico 180 e prendere Avenida Bonampak. La strada asfaltata e a quattro corsie improvvisamente diventa una pista sabbiosa con buche che sembrano crateri. Dopo una mezzoretta la strada finisce in spiaggia e la vista che si presenta ripaga della fatica per arrivarci.



MALDIVE

UN PARADISO IN TERRA DI NOME MALDIVE FORSE MEGLIO DIRE TRA PARADISO E INFERNO Video