mercoledì 4 maggio 2016

MERAVIGLIOSA E MAGICA MATERA


MERAVIGLIOSA E MAGICA MATERA
 
 
L'Italia è un paese meraviglioso (i politici sono la rovina) pieno di meraviglie, noi che ci viviamo lo sappiamo bene. Spesso però queste meraviglie, che in tutto il mondo ci invidiano, sono poco o per niente valorizzate e spesso deturpate, abbandonate, violentate, Uno degli esempi più eclatanti di queste dimenticanze nazionali è certamente Matera. In Basilicata, regione anch'essa poco conosciuta dal punto di vista turistico, Matera è una perla che lascia a bocca aperta e non solo per la sua unicità storica e la sua bellezza intatta.
Abbiamo trascorso poco tempo  in questa città magica, con la promessa di ritornarci per viverla e scoprirla ancora di più.

Matera ha una storia unica: ribattezzata nel 1948 la vergogna d'Italia da De Gasperi e Togliatti per le condizioni igienico-sanitarie in cui versavano i suoi abitanti che vivevano in quei sassi che ora attirano turisti da tutto il mondo, venne completamente evacuata dal 1953. Per 30 anni, fino al 1986 e soprattutto dal 1993, quando l'Unesco dichiarò la città Patrimonio mondiale dell'umanità, le abitazioni scavate nella pietra calcarenite rimasero perlopiù abbandonate. Questo allontanamento della popolazione, i riconoscimenti e l'energia dei materani ci regalano oggi una città magica,, di una bellezza intatta che toglie il fiato.

 

Matera, la Città dei Sassi, considerata fra le più antiche del mondo, un vero e proprio museo a cielo aperto della straordinaria avventura umana dall'età della pietra ai giorni nostri. Matera, la città dei contrasti dallo sfarzoso Barocco dei palazzi nobiliari, alla semplicità e modestia delle case-grotta e delle Chiese rupestri. Dal 1993 Matera con i Sassi ed il Parco delle Chiese Rupestri sono stati riconosciuti come Patrimonio Mondiale dall'Unesco.




Le Chiese Rupestri racchiudono una storia di semplicità e povertà che con il tempo si sono trasformate in un fascino di inestimabile bellezza.....dove “l'insediamento umano nel territorio è di storia antichissima. Il nucleo originario della città era, ed è ancora oggi, costituito dalla Civita ai cui lati, nelle due conche carsiche, si sono sviluppa gli stupefacenti Sassi. Nel X sec. gruppi di pastori incominciarono ad insediarsi e a ricavare nella morbida roccia abitazioni rustiche.


Questi agglomerati divennero talmente complessi da determinare un'occupazione totale dei pendii e diedero vita ad una delle strutture urbane organizzate più incredibili mai create al mondo un capolavoro assoluto dell'ingegno e della capacità di adattamento di un'umanità impegnata a sopravvivere alle difficoltà ambientali.”


I Sassi di Matera sono stati abitati come dicevo prima  fino al 1952, quando una legge dello Stato sancì il loro sgombero, in quanto non c'erano più le condizioni igienico-sanitarie umanamente possibili per l'utilizzo come abitazione, in quanto convivevano essere umani ed animali in condizioni di estrema povertà e promiscuità. Da allora, questi Sassi si sono trasformati in luoghi di interesse culturale a livello mondiale, un fascino che ha catturato anche registi per la realizzazione di film che hanno avuto come scenografia questa spettacolare architettura primordiale che è quella dei Sassi di Matera (si contano oltre 30 film girati, il più famoso è “The passion” con Mel Gibbson del 2003).

Matera non è fatta per un turismo mordi e fuggi, quello che si vede più spesso da queste parti: merita di essere scoperta con la dovuta lentezza, incuriosendosi per la sua storia, scoprendo i suoi saporie profumi, passeggiando pigramente per le sue scalinate alla scoperta di scorci e angoli da esplorare per questo ci siamo promessi di ritornare per fermarci 3-4 giorni, il minimo indispensabile per provare a vivere e perdersi nella ragnatela delle sue viuzze .
 


 

martedì 3 maggio 2016

ISOLE DI CAPO VERDE 2001 -





VIDEO


"Nel cielo sei una stella / che non brilla / sul mare sei sabbia / asciutta . / Dispersa nel mondo / scogli e mare. / Terra povera, colma d'amore / dove ci sono la morna e la coladeira. / Terra dolce piena d'amore / dove ci sono il batuco ed il funanà . / Che nostalgia / una nostalgia infinita, / mio piccolo paese quanto ti amo / quanto ti amo."

Questo cantava la bravissima Cesaria EVORA Cantante capoverdiano di Mindelo Isola di Sao Vicente.

MALDIVE

UN PARADISO IN TERRA DI NOME MALDIVE FORSE MEGLIO DIRE TRA PARADISO E INFERNO Video