giovedì 6 ottobre 2016

GUATEMALA - Il cuore del mondo Maya -



GUATEMALA – Terra della civiltà Maya, dei templi, della magia, 
dei colori  e della scienza Precolumbiana 
Durante il  mio lungo girovagare attraverso l’America Latina, non poteva mancare il Guatemala,  cuore della civiltà Maya. Un viaggio fatto un po di anni fa di  cui ricordi e  sensazioni sono ancora  scolpiti intatti nella mia mente. 


Ho ripreso i miei appunti scritti su vari foglietti e ho deciso di metterli in ordine e di ripercorrere di nuovo quel viaggio con la mente e con il cuore. Il Guatemala, paese unico, affascinante e per certi versi misterioso. Un paese che ti conquista appena scendi dall’aereo. I colori intensi, l’aria che si respira, le voci della gente, i mercati variopinti   ti conquistano per sempre.


In questo paese ci sono circa 13 .000.000 abitanti stimati, di cui 3 milioni nella sola capitale, Città del Guatemala . La maggior parte vive in zone rurali in un territorio inospitale anche se spettacolare da un punto di vista naturalistico. Leggendo la guida, Città del Guatemala è descritta come pericolosa in realtà però è come tutte le altre città sudamericana. 


Naturalmente è meglio evitare alcuni quartieri. 

Il giorno dopo con un bus coloratissimo mi sposto ad Antigua, qui è tutta un’altra cosa . E’ una bellissima città coloniale, linda e pulita, cosi tutto in ordine e perfetto  che sembra rifatta. Circondata da tre stupendi e pericolosi vulcani che sono: Agua, Fuego e Acatenango. Questi non sono i soli vulcani che caratterizzano questo paese. Il Guatemala è definito una pentola che bolle, anche se tutti gli altri vulcani per il momento sono inattivi.   Antigua è magnifica , una cittadina tranquilla che invita al rilassamento totale. Dopo tre giorni il Guatemala on-the-road, che è quello che  si deve fare, ti porta poi su per le montagne, su strade complicate, in villaggi tutti diversi ma con una caratteristica comune: sono tutti colorati,  le persone sono colorate, i mercati sono colorati, le case, le chiese sono colorate perfino i cimiteri sono colorati. Come se i colori cancellassero i tanti problemi legati alla povertà e alla miseria della vita. Il viaggio successivamente mi porta sul lago di Atitlán. Dall’alto di una strada di montagna si gode  una vista spettacolare,  si scende verso il lago precisamente  a Santiago di Atitlán.


l’atmosfera che si respira è magica. Il lago sembra d’argento, i vulcani che lo circondano si specchiano dentro formando nell’acqua giochi di colori meravigliosi. Mi sdraio sul prato in riva al lago e osservo il via vai di donne Maya impegnate  nella loro vita quotidiana. C’è chi lava i panni, chi mercanteggia, chi fa tappeti, chi semplicemente con la scusa di venderti qualcosa ti chiede da dove vieni, chi sei, cosa fai. 



Dopo un lunghissimo viaggio sono finalmente a Tikal. La magia del luogo e quella privata emozione  che ti prende guardando il sole che scende sulla foresta e arrossa le vecchie pietre degli altri templi Maya è veramente qualcosa difficile da descrivere. 




Prima che il verde inghiottisse tutto, lasciando fuori solo i grattacieli del tempo tra cui i 74 metri del tempio del Giaguaro e tutti gli altri, vi era gente che conosceva la matematica, lo zero, i pianeti e le stelle, popolo che aveva diviso il tempo con la precisione di un astronomo moderno, che faceva funzionare una società solida ma mistica, in un connubio fantastico tra realtà  e profonda sacralità, che aveva ideato templi e palazzi reali tanto solidi da resistere ancora oggi come non resisteranno, probabilmente, i grattacieli moderni. Ad oggi si vedono villaggi, case sbriciolate dal tempo, frammisti alla cultura, cancellata dalle invasioni e ancora dal tempo  fin che resti a Tikal il Guatemala è lontano. Tikal è il sito archeologico più bello, importante e visitato del Guatemala. 


Occupa almeno 20 km quadrati e si calcola che ai tempi del massimo splendore fosse abitato da almeno 50.000 persone. E’ stata la capitale , la città più potente. Le hanno costruito un parco protetto intorno, decine di squadre lavorano tutti i giorni per ripulire templi palazzi ancora sepolti o soffocati dalla vegetazione . Scendi dai gradini del tempio, lasci la magia, un tramonto che ti sembra il primo tramonto della tua vita,  il ritorno verso il tuo Hostal  quasi al buio nella foresta, con le scimmie che saltano e urlano sugli alberi, una tarantola enorme  che ti attraversa il sentiero, aggiungi ancor nuove emozioni.


lunedì 3 ottobre 2016

- IL RITORNO SULLA RUTA MAYA -

MEXICO - La terza volta -Il ritorno Sulla Ryta Maya

Dopo 15 anni, quest'anno ritorniamo per la terza volta  in Mexico, un paese che ci è rimasto nel cuore. Ritornare nel regno del misterioso popolo Maya per  approfondire e scoprire altri luoghi che tempo fa durante altri due viaggi in Mexico avevamo  giusto sfiorato. Onnipresente sui depliant dei maggiori tour operator, la classica vacanza messicana prevede un soggiorno al mare, possibilmente Cancun o Playa del Carmine (questi due luoghi nel 1990 erano quasi sconosciuti almeno Playa Del Carmine era un piccolo villaggio con un solo Hotel e qualche spartana capanna), escursioni ai siti Maya più conosciuti (di solito Tulum e Chichen Itza) e infine, se si desidera vedere una Città coloniale, un trasferimento a Merida. Anche noi, anni fa avevamo riservato allo Yucatan solo la parte finale di un lungo viaggio nelle regioni centromeridionali. Una seconda volta lo avevamo dedicato alla scoperta del Nord e della Baya California non ci eravamo  molto discostati da questo copione. Ma la penisola dello Yucatan offre di più: Siti Maya sperduti all'interno di remote riserve naturalistiche, meravigliose città coloniali patrimonio dell'UNESCO e le tradizioni popolari dei lontani villaggi. Poi ritornare per la seconda volta  in Belize e dedicarlo questa volta  ai siti Maya per terminare il viaggio in uno dei numerosi Keye.



I viaggi in Mexico sono stati  indimenticabili, vissuti in luoghi dove leggende e storia hanno fatto di questo paese un luogo come nessuno altro al mondo. L'emozione di "vivere" per diversi giorni, nelle alte vette a Crel nello stato di Chihuahua. Alloggiare in piccole locande dove il nome del paesino che ti ospita non è scritto nemmeno sulle carte geografiche locali. 


Effettuare i vari spostamenti su degli autobus e dividere il viaggio con i locali che oltre alla famiglia o a qualche parente portano con sè nel bus le galline e maialini. Scendere sulla costa Mar De Cortes con il famoso treno del Canyon del Cobre. Una linea ferroviaria che unisce il Pacifico partendo da Los Mochis, nello stato di Sinaloa, fino alla città di Chihuahua. Attraversare paesaggi spettacolari, giganteschi ed impressionanti canyon chiamati barrancas. In questo tezo viaggio l'abbiamo dedicato alla scoperta di quei siti Maya ancora sconosciuti e fuori (forse) dai soliti circuiti turistici. più grande  barriera corallina del mondo-
























660 km che Chihuahua attraverso uno dei più spettacolari paesaggi del Mexico la Sierra Tarahumara arriva a Los Mochis sul mar De Cortes. i 170 Km che vanno da El Fuerte a Bauchivo ha un dislivello di 1600 m. e sale ancora di 800 m. per raggiungere Devasidero e da li a Creel


                                 Seconda parte del viaggio nella Baya California del Sud



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MALDIVE

UN PARADISO IN TERRA DI NOME MALDIVE FORSE MEGLIO DIRE TRA PARADISO E INFERNO Video