martedì 18 giugno 2013

MEXICO - Meravigliosa Baya California


MEXICO - MERAVIGLIOSA BAYA CALIFORNIA





Come promesso eccomi qui a parlare di  questa meravigliosa  striscia di terra lunga 1700 dal nome. Baya California che va dalla città di Tijuana al confine con gli Usa, chiamata anche “la grande cicatrice”. Il luogo dove decine di migliaia di messicani cercano di catapultarsi dal terzo al primo mondo al prezzo di una notte di paura nel deserto. Cercano in 20.000 ogni anno di attraversare un confine, uno dei pochi al mondo, che mette faccia a faccia il ricco e il povero, con le loro lingue e filosofie diverse. Da Tijuana lungo questa striscia di terra  fino al  punto in cui il Mare di Cortes si unisce all’Atlantico con schiaffi, tuffi, maree e risacche da far tremare la terra. E quel punto è Cabo San Lucas, che sembra abbia subito più il fascino dei ricchi turisti statunitensi che quello delle forze della natura che lì si danno convegno generando giornate di sole con acque tranquille o giornate con fragori di tempesta e onde alte come torri. Per visitare La Baya  avevamo noleggiato un’auto, la prima raccomandazione del concessionario fu : fare sempre benzina perché si rischia di rimanere in pieno deserto senza. Infatti  ci hanno messo alla prova del sole, del calore, della pazienza i 320 infiniti km che c’erano tra una pompa di benzina e l’altra, arrivammo al rifornimento successivo quasi “soffiando dietro” per guadagnare strada con il serbatoio ormai secco, avvinghiandomi infine al maledetto bocchettone di gasolina come un naufrago alla scialuppa. 



Il Deserto che Vive”, così può essere identificata la Baja California, regione ai confini di un mondo che è riuscito a mantenere intatta una propria personalità imprevedibile e selvaggia come la natura che la ricopre e che la circonda. In grado di offrire offre a chi la visita uno spettacolo unico con la quiete dei suoi deserti di cactus, le spiagge senza fine, i colori unici del mare, le balene, i leoni marini, i delfini… e ancora, le incredibili formazioni rocciose, il cielo limpido ed azzurro, la grande varietà di uccelli. 


Leoni Marini


Le balene creature straordinarie che più di altre possono darci un’idea di quanto sia meravigliosa e sorprendente la natura. L’osservazione delle balene spinge ogni anno migliaia di persone a spostarsi da un capo all’altro della terra, per non rinunciare all’emozione di uno spettacolo unico.

Balene  nella Baya Magdalena 


E la Baja California offre alcuni dei posti più belli del mondo in cui vivere un’indimenticabile esperienza a diretto contatto con questi incredibili cetacei. Ogni anno, infatti, le balene grigie compiono una migrazione anche di 10.000 km per spostarsi dal Mare di Bering, dalle coste dell’Alaska e della provincia canadese della British Columbia, fino alle tiepide acque della Baja California. Possono essere avvistate pressoché ovunque lungo la costa pacifica, ma il vero spettacolo e di gran lunga il più emozionante è quello di poterle vedere da vicino, navigando nelle varie lagune, veri e propri laghi salati, dove le balene stesse decidono di soggiornare per partorire. Se si esce in mare in cerca delle balene, da gennaio a marzo, si può star certi che in Baja California non si avranno delusioni. E la stagione delle balene, se il clima è propizio, può prolungarsi anche fino a metà aprile. Il governo messicano è molto attento e impegnato nella salvaguardia di queste creature nonché nel monitoraggio dei flussi migratori, ricevendo per questo anche riconoscimenti a livello internazionale. I migliori luoghi d’avvistamento, da nord verso sud, sono la Laguna Ojo de Liebre, la Laguna di San Ignacio e la Laguna di Bahìa Magdalena (dove siamo stati noi), La Laguna Ojo de Liebre, immediatamente a sud di Guerrero Negro è il luogo in cui statisticamente si concentra il maggior numero di balene. La Laguna di San Ignacio, anch’essa molto frequentata, è probabilmente il posto più incantevole e suggestivo. Altrettanto suggestiva, nel sud, la laguna di Bahìa Magdalena.


 

La Baja California è considerata il “giardino dei cactus” del Messico. Cactus di tutte le forme e dimensioni domina la vegetazione della Penisola, creando un fantastico contrasto con il blu del mare. I cactus sono comuni in tutto il Nuovo Mondo e si trovano dal Canada alla Patagonia, dal Pacifico all’Atlantico, dal livello del mare fino 4500 m, nella giungla e nel deserto ma la più grande diversità di specie si trova nel zona sud ovest del Nord America. Solo nel Messico del Nord ci sono 1.000 specie e in Baja California almeno 120, di cui almeno la metà sono endemici. La maggioranza dei cactus fiorisce solo per alcuni giorni e i fiori hanno bellissimi colori che variano dal bianco al giallo o dal rosso al viola. Alcuni tipi di cactus fioriscono solo di notte e, a differenza di quelli diurni che attraggono uccelli e farfalle, quelli notturni sono impollinati da pipistrelli o insetti. In Baja California i cactus sono molto importanti per l’ecosistema e provvedono al cibo e alle necessità di molti animali. Il “cardon”, il più grande cactus del mondo, può raggiungere i 20 metri di altezza e circa 5 metri di larghezza. Può pesare fino a 12 tonnellate e raddoppia le piogge sono copiose può raggiungere l’età di 200 anni. Questi tipi di cactus sono molto importanti per gli uccelli, che lo usano per costruire i loro nidi e per crescere i loro piccoli. I picchi aprono dei buchi nella sua corteccia ogni primavera e oltre a questi uccelli, molti altri usano i buchi come riparo. Persino le iguana!! I frutti del cactus sono un’importante sorgente di cibo quando nel deserto l’acqua è scarsa. La polpa contiene semi molto nutrienti che sono molto apprezzati da coyote, volpi, roditori e insetti. Anche l’uomo non li disdegna: infatti gli Indiani li hanno usati per lungo tempo per preparare sciroppi, conserve e vino. Il frutto del cactus “canne d’organo” raggiunge anche le dimensioni di una pallina da tennis. Ma il cactus è molto altro: i primi colonizzatori lo utilizzavano come materiale da costruzione o carburante e le spine erano degli attrezzi o ami per pescare. Ai giorni d’oggi viene piantato vicino alle abitazioni come protezione contro animali indesiderati, utilizzato nell’industria cosmetica per le sue sostanze rinfrescanti che hanno un effetto rinvigorente per la pelle e nella medicina in quanto, dal peyote, si ricava la “mescaline”, sostanza usata per alzare la pressione sanguigna. Nella pianura di Magdalena si può trovare il “cactus del diavolo”, una specie di cactus che rotola nel deserto e che riesce anche a sormontare degli ostacoli. Cresce durante il suo percorso, mette le radici ed infine si secca ma i suoi germogli continuano a vivere separatamente. Purtroppo a causa delle irrigazioni, dell’agricoltura e la raccolta da parte di collezionisti hanno reso il “cactus del diavolo” e numerose altre specie molto rare. Per questo motivo è stata fatta??? una legge che determina che nessun cactus possa essere rimosso dal posto in cui cresce, neppure in Messico. Adesso parliamo delle spiaggie, la penisola messicana della Baja California offre 1.500 chilometri di splendidi paesaggi, racchiusi tra due mari, il pacifico ed il golfo del Messico. Con spiagge tra le più belle del mondo e località incantevoli e languide, nel tipico stile messicano. 




Un territorio unico, caratterizzato da differenti situazioni climatiche che ne mutano continuamente l'aspetto, dalle spiagge mitiche dei surfisti al deserto dell'interno. Una destinazione ancora poco nota ai turisti italiani, per un viaggio dedicato a chi vuole un contatto diretto con una natura ancora incontaminata. Migliaia di chilometri di costa, per lo più costituiti da spiagge di sabbia fina intercalate da calette rocciose, si estendono sia su un lato che sull'altro. 






Chiusa a nord dalla presenza del deserto di Altar, la penisola è tagliata in due all'altezza del 28° parallelo, con la regione del settentrionale, che va dal confine con gli Stati Uniti giù per 700 chilometri sino a Guerrero Negro, e quella del sud che porta sino a Cabo San Luca ed ha un fuso orario differente. Parlare e raccontare delle spiagge della Baya California più che descriverle lasciero il compito alle immagine. Iniziamo con la spiaggia che si trova a mezz'ora di barca da Loreto a  Isla Coronado, una delle più belle della Baja California, paradiso dello snorkeling e del kayaking. Recentemente dichiarata parco marino protetto insieme ad altre sei isole limitrofe di cui comunque resta la più bella, Coronado ha due caratteristiche principali che ne fanno un vero paradiso. 


Anzitutto, delle spiagge favolose, con sabbia bianchissima ed un mare trasparentissimo. In secondo luogo, i suoi unici abitanti: una colonia di simpatici leoni marini che vivono nella parte rocciosa dell'isola. Più a sud troviamo La Paz che è considerata una delle città più autenticamente messicane della penisola. Bello soprattutto il Malecón, affascinante passeggiata sul lungomare fiancheggiata da palme e da edifici dalle sfumature color pastello. Anche se la principale attrattiva resta la pesca sportiva, ma molto belle sono anche le spiagge a pochi km di distanza  quella di Balandra e Tecolote dalla sabbia bianca e dalle acque cristalline. Siamo ormai alla punta estrema della penisola,
















Cabo San Lucas. Fino a qualche anno fa qui si trovava solo un piccolo villaggio di pescatori, San José del Cabo, ma l'incremento del turismo l'ha trasformato nel centro dell'attività turistica nella zona, con lussuosissimi e un po' inquietanti alberghi a cinque stelle, ristoranti di tutti i tipi e locali notturni. A San José restano da ammirare solo la vecchia Plaza Mijares con la chiesa di San José, costruita nel 1940 sulle rovine della vecchia missione settecentesca, ed il Paseo Mijares. 

San Jose - Los Arcos


Caratteristico di questa località è Los Arcos, un arco di roccia nel punto più estremo della penisola, dove il mar De Cortéz si unisce alle fredde acque dell'Oceano Pacifico creando correnti fortissime e lo spettacolo di alte onde che si infrangono sulla costa e dando luogo ad una delle zone più pescose del mondo. 


La fascia di terra che collega San Jos&ea cute; del Cabo a Cabo San Lucas, il "Corredor", offre luoghi meravigliosi, dove rocce a strapiombo sul mare si alternano ad alcune tra le più belle spiagge come Playa Cileno, Santa Maria, Barco Varado e Palmilla. Mi ero promesso che un giorno sarei ritornato forse non escludo che presto lo farò. “IL MEXICO NON SI DISCUTE SI AMA” J




4 commenti:

  1. Giudico bello un articolo quando leggendolo mi viene voglia di partire immediatamente per i luoghi raccontati. Grazie a te stasera la Baya California è piu vicina :)

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  2. Dico, grazie a te Martina! :-) molto gentile.
    Qual'è il tuo prossimo viaggio?
    Ciaoooo

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  3. Ho messo il link a questo articolo sulla mia pagina fb, spero non ti dispiaccia :)

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  4. Nooo! Martina, assolutamente, anzi grazie a te . Ti ho già scritta anche su fb perchè ancora non avevo letto questo.

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MALDIVE

UN PARADISO IN TERRA DI NOME MALDIVE FORSE MEGLIO DIRE TRA PARADISO E INFERNO Video