Cusco ovvero “l’ombelico del mondo”
Da Arequipa raggiungiamo cuzco in Aereo questo è l’unico volo non
programmato, ma dope ore ore di bus dei giorni precedenti, ci prendiamo questo
piccolo lusso di raggiungere Cuzco in Aereo.
Per raggiunger questa città l’aereo prima di atterrare inizia la discesa
volando con ai due
lati, alte montagne praticamente queste sono più alte della quota di volo dell’aereo.
Si dice che per pilotare l’aereo che porta a cuzco i piloti sono selezionati..
Atterriamo in questa magnifica e misteriosa città considerata l’ombelico del
mondo.
- Cuzco -
Questo appellativo gli deriva dal nome originale della città era Qosqo o
Qusqu in quechua. Per la tradizione
significa centro, ombelico, cintura. Questo perché secondo la mitologia Inca in
esso confluiva il mondo degli inferi (Uku Pacha), con il mondo visibile
(Kay Pacha) ed il mondo superiore (Hanan Pacha). Per questo
motivo la città fu ed è chiamata l'ombelico del mondo (inteso come universo).
Molte leggende parlano di questa misteriosa e affascinante città,, una di
queste racconta che :
"Se gli
Spagnoli, entrando a Cuzco, non avessero agito con tanta crudeltà, trucidando Atahualpa,
chissà quante navi sarebbero state necessarie per trasportare in Spagna tutti
quei tesori che ora giacciono nelle viscere della Terra e che forse vi
rimarranno per sempre, poichè coloro che li nascosero sono morti senza
rivelarne il segreto".
Così scrisse il sacerdote-soldato Cieza de Leon pochi anni dopo l'assassinio dell'ultimo imperatore inca ed i massacri compiuti da Pizarro e dalle sue orde.
E con piena ragione, poichè gli avventurieri iberici, accecati dalla loro brama di ricchezze, agirono proprio nel modo meno adatta a soddisfarla.
Pizarro fece prigioniero Atahualpa e dichiarò che gli avrebbe reso la libertà se solo gli fossero stati consegnati tutti i tesori inca.
Prima di prendere una decisione, la sposa del sovrano consultò l'oracolo solare e, saputo che il coniuge sarebbe comunque morto, si suicidò, dopo aver ordinato che le ricchezze fossero nascoste.
Dove?
"In gallerie più sicure che fortezze - ci dice l'archeologo Harold Wilkins - scavate nel cuore delle montagne e sigillate da misteriosi geroglifici che offrono l' "Apriti Sesamo!" e di cui solo un inca per ogni generazione conosce il significato; in sotterranei costruiti migliaia d'anni or sono da una civilissima razza scomparsa".
L'ipotesi è attendibile: sotterranei del genere sono numerosissimi, ma non solo nel territorio inca. Il più noto è tuttavia costituito da una rete di gallerie che congiungerebbero Lima a Cuzco, ( la distanza da lima a cuzco è di circa 1100km) l'antica capitale del Perù, per poi continuare, volgendo a sud-est, fino al confine boliviano. Esistono realmente queste gallerie? Non si sa niente di preciso al riguardo. E' opinione diffusa che si tratti di una leggenda e nulla più.
Nelle vicinanze di cuzco si trova la fortezza di
Sacsayhuaman o Sacsaihuaman (in quechua:Saksaq Waman) è un sito archeologico
inca nella regione di Cuzco. Il nome significa letteralmente "falco
soddisfatto". Fu costruita dagli Inca tra il 1438 e il 1500 circa,
Sacsayhuaman
sotto
il dominio di Pachacutec e si erge in una posizione dominante della collina di
Carmenca, che domina da nord la città di Cusco (antica capitale del
Tahuantinsuyo, l'Impero incaico). Ad ogni solstizio d'estate vi si festeggia
l'Inti Raimi, la festa di Inti, il dio del Sole. In tale circostanza vengono
ancora effettuati rituali risalenti all'epoca incaica
La costruzione di Sacsayhuaman, secondo le informazioni di cui
disponiamo, iniziò durante il regno di Pachacutec, continuata successivamente
da Tupac Yupanqui e conclusa con Huayna Capac.
Durante queste tre generazioni,secondo Garcilaso de La Vega, furono quattro gli
architetti che diressero l'opera I lavori durarono circa 70 anni e furono
utilizzati 20.000 lavoratori
La costruzione è così peculiare per via della grandezza di alcune pietre. Le
pietre furono incastrate con una precisione quasi inimmaginabile. Risulta quasi
inesplicabile per noi capire come gli Incas poterono tagliare con tale maestria
le pietre, per cui tra una e l'altra non passa la lamina di un coltello. Una
tecnica che si è rivelata vincente anche contro i terremoti. Anche Sacsayhuaman
dispone di un sistema di passaggi sotterranei noto come Chincanas che collegano
la fortezza ad altre rovine inca in Cuzco.Diverse persone sono morte dopo
essersi perdute cercando un presunto tesoro sepolto lungo i passaggi.Ciò ha
portato la città di Cuzco a bloccare l'ingresso principale per le chicanas in
Sacsayhuaman. Durante la mia visita questo passaggio era aperto ma naturalmente
non si poteva entrare.
A Proposito di gallerie, Due turisti raccontano che a Machu Pichu entrarono in una galleria e si
persero nessuno li ritrovò e li diedero per dispersi, ma dopo due giorni e
mezzo uscirono in mezzo a una messa in una Chiesa di Cuzco, una chiesa
costruita sopra un antico tempio inca.
Tiahuanaco
sudamericane precolombine, in particolare
Tiahuanaco che si dice su varie fonti e non ultima le ipotesi degli archeologi
che avesse origine da una civiltà nell'amazzonia in quanto resti di una civiltà
analoga a Tiahuanaco sono lungo un percorso che si addentra nell'amazzonia.
(Tiahuanaco non è inca, ma è la città più antica conosciuta in sudamerica) si
trova in Bolivia sulla riva del lago
titicaca, e sono le rovine della civilizzazione degli uomini venuti dal pianeta
blu. Di questo ne parlerò in un prossimo post. Nel libro della cronaca si dice che viracocha
fosse un akakoriano membro delle tribù alleate unite che fu espulso da akakor
per aver commesso un crimine e non volersi pentire e si dice che poi fondò un
altro impero alternativo al primo impero di akakor, nella città di Cuzco, cioè
gli Inca. Viracocha si fece adorare come un dio e impose l'idolatria, mentre
gli akakoriani non sono idolatri semplicemente venerano la memoria degli
antenati che insegnarono loro a sopravvivere e i rudimenti della civiltà,
inoltre si dice che possiedono la cronaca vera di Akakor scritta in quechua,
una lingua usata tutt'oggi, ma della quale non si sapeva che avesse una
scrittura, ma nel libro si spiega che solo quelli della città di Akakor
potevano imparare la scrittura in quechua. Adesso proseguiamo a parlare di
questa affascinante città. Il nostro obbiettivo è quello di visitare Machu
Picchu la famosa città perdita degli Incas. Per
Machu Picchu
andarci ci sono diverse
alternative: la più affascinante e avventurosa è quella di noleggiare una tenda
e tutto ciò che occorre per campeggiare
all’aperto e con un clima che va dal
caldo umido al freddo e piogge quando si sale di quota, seguendo
i vari cammini tribali, e si possono
impiegare dai 3 ai 5 giorni. Noi optiamo di andarci con il treno. So che oggi ci sono diverse classi di
treno dalla più economica al più caro, quando ci siamo stati noi cera solo ed
esclusivamente un treno.
Si parte dalla stazione di Cuzco un po presto e cioè alle
6,00 della mattina ma necessario se si
vuole raggiungere Machu Picchu, visitarla e tornare a Cusco in una sola
giornata. Infatti, anche se i chilometri da percorrere sono
soltanto 94, il viaggio in treno dura quasi tre ore e mezzo.
Questo accade per diversi motivi: in alcuni punti la strada,
che percorre il Valle Sagrado costeggiando il Rio
Urubamba, è parecchio accidentata (ci sono tratti in cui i binari
distano pochi centimetri dall’argine del fiume), senza contare che la moderata velocità del treno permette di godersi il panorama dalle grandi finestre situata al
lato dei sedili come anche sul soffitto del treno e scattare foto decenti,
il che, visto il paesaggio, non è poco. Inoltre, c’ è da considerare il
significativo dislivello tra le due città: mentre Poroy si
trova a circa 3500 metri, la cittadina ai piedi della montagna, Aguascalientes, altrimenti conosciuta come Machu
Picchu Pueblo, raggiunge “solo” i 2040. Ciò significa che nel
limitato tratto di strada, il treno dovrà scendere di almeno 1000 metri, cosa non
facilissima, ma risolta proprio grazie agli ingegnosi Inca.
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