CRETA
Città Veneziane e storia millenaria della civiltà Minoica
Mia moglie Mary aspettava questo viaggio dai tempi dei suoi studi classici. Da allora ha sempre nutrito un sacro rispetto per la civiltà greca. Io stesso sono stato sempre innamorato della Grecia e delle sue innumerevole isole e della sua millenaria cultura Non si possono dimenticare i miti, i poemi e soprattutto quella lingua favolosa in cui si può trovare di tutto e di più, la radice di ogni nostra parola. Perché è così, noi veniamo da loro, dalla democrazia di Atene, dai teoremi di Pitagora e Talete, dalla filosofia di Socrate e Platone, anche lo sport è iniziato qui, gli dei hanno pensato veramente a tutto.
La Civilta Minoica è il nome dato alla Cultura Cretese dell'età del bronzo sorta approssimativamente dal 2000 a.C. al 1450 aCChiamata minoica in riferimento al mitologico re cretese Minosse fu riscoperta tra il 1901 e il 1905, dall'archeologo britannico Arthur Evans. La vantaggiosa posizione geografica dell'isola favorì il sorgere della prima civiltà mediterranea e di un fiorente impero marittimo che dal Mare Egeo controllava una rete commerciale che raggiungeva l'Egitto, Libano, le regioni a nord del Mare Nero e l'Occidente tanto da esercitare una vera e propria talassocrazia
Nella mitologia Greca Minosse venne associato al labirinto, che Evans identificò con il sito di Cnosso. Forse con il termine di Minosse gli antichi cretesi indicavano tutti i sovrani dell'isola. Nell'Odissea, composta secoli dopo la distruzione della civiltà minoica,
Omero chiama i nativi di Creta eteocretesi ("veri cretesi"), presumibilmente discendenti dei minoici.
Creta non è solamente l’isola più grande della Grecia, quasi come fosse una nazione a se. Creta un’isola complessa e che vive tutto sino in fondo.
Le spiagge di Creta sono tra le più belle e famose di tutta la Grecia, alcune conosciute in tutto il mondo, come ad esempio la spiaggia rosa di Alafonissi. Altre sono difficile da raggiungere e per queste solitarie e bellissime come Balos.
CNOSSO.
A solo 5 km da Eraklion eccoci a Cnosso. Oggi Cnosso è il più importante sito archeologico dell'età del bronzo di Creta. Da solo vale il viaggio. La civiltà minoica di Creta raggiunse il suo splendore grazie ai rapporti economici e commerciali con la civiltà egizia. Verso il 1700 a.C. un cataclisma, forse un terremoto provocato dall'eruzione del vulcano dell'isola di Thera (l'odierna Santorini), distrusse tutti i palazzi dell'isola, incluso quello di Cnosso. Il palazzo venne ricostruito ancora più sontuoso, e ancora una volta privo di mura difensive, ma verso il 1450 a.C. Cnosso fu nuovamente devastata (si pensa ad un incendio furioso) e fu così che iniziò il declino.
Il NOSTRO ITINERARIO
- HERACLION - KOLYMVARI Km 162
- KOLYMVARI - BALOS BEACH Km 31
- KOLYMVARI - ELAFONISI BEACH Km 51
- KOLYMVARI - SAN NICOLO' Km 221
- SAN NICOLO' - HERACLION Km 63
HERACLION - KOLYMVAR - BALOS BEACH - Dopo un giorno a Heraclion e dopo aver visitato Cnosso partiamo con la nostra auto (consegnatoci il giorno prima direttamente in hotel) alla volta di Kolymvari un piccol centro di pescatori. Il nostro hotel si trova direttamente sulla spiaggia ma che non sfruttiamo. Il motivo di questa scelta è per la vicinanaza alla spiaggia di Balos.
BALOS - Uno dei quei luoghi da non perdere assolutamente per chi visita Creta. Situata sulla punta di una penisola che si allunga nell'estremo nord-ovest dell'isola, Balos offre un colpo d'occhio straordinario: Spiaggia di sabbia bianca finissima, mare dalle sfumature surreali, natura selvaggia in un ambiente incontaminato. La sabbia assume, in alcuni punti, un colore quasi rosaceo, il mare è sempre calmo e limpido con fondale molto basso per decine di metri, una immensa lingua di sabbia collega la costa con l'isola di fronte. Per raggiungerla bisogna imboccare una strada tutta sterrata, in alcuni punti a strapiombo sul mare dove l'unica forma di vita sono delle simpatiche caprette che passeggiano non curanti delle pochissime auto. Senza indugiare e senza perdere la speranza ci addentriamo in questa terra isolata fino a quando non incontriamo una fila di auto parcheggiate con la strada che inevitabilmente si restinge impedendo il passaggio nel caso si incontrasse un'altra auto, con l'unica soluzione di fare retromarcia con il pericolo di finire nel burrone. Io rischio e proseguo con l'auto ma Mary gia presa dal panico rinuncia e si fa i suoi ultimi 500 m a piedi. Riesco ad arrivare fino a un grande spiazzo dove sono parcheggiate le altre auto. Da questa piazzetta prendiamo un piccolo ma visibile sentiero che pare andare proprio in direzione opposta del mare, ma con un pò di pazienza e voglia di camminare arriviamo difronte ad un vero spettacolo della natura: Il mare all'improvviso ci appare nella sua straordinaria bellezza. Il mare cristallino si tinge di mille azzurri diversi e la spiaggia chiara lo circonda quasi a chiuderlo in un lago. Un vero paradiso!
ELAFONISI - Elafonisi secondo me è la spiaggia più bella di Creta. La sabbia bianca e le basse acque turchesi rendono la laguna un luogo incantevole, eccezionale al tramonto. è una laguna di una bellezza disarmante. In perfetto stile caraibico, Elafonissi ha sabbia bianca dalle sfumature rosa e acque cristalline di colore turchese del mare. Elafonissi si trova sulla costa sudoccidentale di Creta a 75 chilometri da Hania ed è raggiungibile in auto in un’ora e mezzo di viaggio: la strada si snoda tra le meravigliose gole delle Montagne bianche e un paesaggio mozzafiato.
AGIOS NIKOLAOS E L'ISOLA DI SPINALONGA - Agios Nikolaos è una delle località turistiche più famose di Creta e si trova nella parte orientale dell’isola nella provincia di Lassathi . La città vanta una fortezza veneziana che domina tutto il lato nord-occidentale del golfo di Mirabello, una chiesa bizantina risalente al 7° secolo d. C., che offre una vista mozzafiato sulla baia, il Museo archeologico e il Museo Etnografico.
SPINALONGA - Un'altro volto di Creta, un ammaliante isolotto all'estremità Est del suo "continente". Con una storia avvincente, dai Veneziani ai Turchi. Degradato a lebbrosario, oggi rivive. Anche grazie a Herzog, Mitterrand e Bono. Un'isola fantasma, una città fortezza abbandonata, vicoli a picco sul mare e secoli di storie che si rincorrono. In un angolo della parte orientale di Creta, nella baia che i veneziani - affascinati da un panorama mozzafiato - chiamarono Mirabello, c'è l'isoletta di Spinalonga, un concentrato di storia, arte e appassionanti vicende umane. Roccaforte fondata proprio dai veneziani nel 1579, poi espugnata dagli ottomani agli inizi del ‘700, riconvertita infine in lebbrosario dove confinare i malati dal 1903. E così oggi avventurandosi tra le strade strette e circolari circondate da mura e torrioni, alcuni ancora in piedi, altri ridotti a rovine, è possibile imbattersi nei resti di una moschea, di una chiesa ortodossa, di case, botteghe, scalinate, ma anche dell' ospedale dove venivano curati i lebbrosi fino al 1957. Qui da decenni non vive più nessuno, e a sera l'isola è un punto nero, che nasconde la vita che è passata per secoli lungo queste strade a picco sul mare. Werner Herzog, ne fece il set per il suo cortometraggio "Ultime parole", del 1968. che la fece conoscere a tutti gli altri, almeno in Grecia
Spinalonga |
E' nel 16 esimo secolo che i veneziani ne fecero una delle più importanti fortezze del Mediterraneo: i lavori che avrebbero trasformato una piccola isola brulla in una città fortificata cominciano nel 1579, sul progetto dell'ingegnere Genese Bressani. Durante il dominio veneziano vivevano a Spinalonga cinque-seicento persone. Tutti gli abitanti dell'isola diventarono prigionieri dell'esercito ottomano quando questo la espugnò, nel 1715.
I turchi non distrussero, ma continuarono a costruire sulla base della cittadella già esistente. La popolazione aumentava: a fine 800, abitavano a Spinalonga più di mille persone. L'isola era diventata un importante nodo commerciale, piazzata com'era al centro del Mediterraneo. Dunque non solo soldati, ma negozi, botteghe artigiane, orti coltivati. Nascevano così le strette vie, su cui si cammina ancora oggi, dove si affacciano case da due piani, spesso con bottega e magazzino a piano terra.
Nel 1903 lo stato cretese (dopo la fine del dominio turco, l'unificazione con la Grecia fu decisa nel 1908 e solo cinque anni dopo i primi deputati cretesi vennero ammessi nel parlamento di Atene), scelse l'isola come sede per una grande colonia di malati di lebbra. I primi 250 pazienti arrivarono nel 1904. Dopo l'effettiva unificazione con la Grecia, il governo di Atene cominciò a inviare malati da tutta la nazione a Spinalonga, che diventò una vera e propria città di lebbrosi, dal momento che i confinati non vivevano in ospedale, ma erano sparsi per tutta l'isola, occuparono case e dovevano provvedere alla loro sussistenza. Nacquero amori, si celebrarono matrimoni, arrivarono figli. Ma Spinalonga divenne sinonimo di sofferenza..
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