mercoledì 2 ottobre 2013

THAILANDIA - Il "Paese del Sorriso"

- THAILANDIA - 

Il nostro itinerario

Dopo i 40 giorni passati a visitare l’Indonesia eccoci di nuovo in Oriente, questa volta la meta è la Thaillandia. I giorni a nostra disposizione sono 28, sufficiente per visitare il sud. Atterriamo a Bangkok vero le 9 di mattina, espletate le formalità doganali ci dirigiamo all’uscita dell’aeroporto alla ricerca di un taxi. Siamo contattati da diverse persone che per pochi  bhat sono disponibili a condurci all’hotel indicato. Naturalmente accettiamo quello pù economico che non è un vero taxi ma una camionetta scoperta. Cosa c’è di meglio iniziare a respirare o non respirare l’aria inquinata di Bangkok?
  

Questa città  è un mix di architetture e di stili diversi, di vegetazione e di strani frutti venerati come divinità, di mestieri inventati per vivere e di mestieri antichi trasformati in sfruttamento… di mestieri illeciti, di gente che ti offre ogni cosa al giusto prezzo, di gente onesta e di gente pericolosa, di gente pronta ad accompagnarti ovunque per pochi soldi. Le strade sono un insiemi di mercati all’aperto, dove i venditori ambulanti propongono qualsiasi cosa: dal cibo appena preparato sulla griglia come  carne, cosce di rane, cavallette fritte e altri insetti  mai visti,  orologi di famose marche rigorosamente falsi. Se cercate qualcosa di falso, qualsiasi cosa, qui lo trovate: non solo borse, occhiali e abbigliamento come potreste immaginare ma veramente di tutto.

                                              Bancarelle per le strade di Bangkok

Forse la bellezza di questa città sta proprio nella sua contraddizione, nella diversità dei suoi luoghi e del suo popolo che,   nonostante tutto, ha sempre un sorriso da offrirti… senza chiederti nulla in cambio. Qui tutto e' facile, tutto e' a portata di mano, qui le persone come dicevo  ti sorridono senza motivo, perche' hanno tanti di quei sorrisi dentro che uno dopo altro saltano fuori perche' da qualche parte devono pur uscire, e cosi' l'americano, come il tedesco, come il russo, come l'italiano, come la ragazza thai, te lo sbattono in faccia come il solletico di una piuma, questo sorriso che avanza, e tu sorridi e non ti chiedi come mai e' cosi. Spesso sei tu per  primo a far volare quella piuma d'ala e sorridere . 


Libertà! questo quello che si respira, ognuno e' troppo occupato a stare bene per perdere tempo a fare stare male qualcun altro. Sicuramente è la sensazione di noi viaggiatori che riusciamo e che forse abbiamo bisogno di sentire queste cose, o forse è propria la loro filosofia di vita.


Siamo rimasti a Bangkok tre giorni questa è la capitale , una città caotica, cosmopolita in continua evoluzione e con mille contrasti tra antico e moderno, grattacieli e baracche decadente, povertà e ricchezza. Lo smog che si respira è insopportabile da soffocare. Motorini, biciclette, auto rumorose e i caratteristici tuk tuk intasano le strade e ogni volta che cerchi di attraversare rischi la vita.
Il fascino di questa città è nei suoi meravigliosi templi e nel Palazzo Reale che racchiude tesori dorati e luccicanti, statue spaventose di demoni protettori degli dei, decorazioni minuziose e architetture buddhiste. Uno degli edifici più belli è il Wat Phra Kaew che racchiude la sacra statua del Buddha di Smeraldo (vietato fotografare) è considerato il tempio buddista più importante della Thailandia. Si trova nel centro storico di Bangkok, 


all'interno del complesso del Palazzo Reale ospita una statua di Buddha intagliata in un unico blocco di giada del XV secolo. Per ammirare il Buddha bisogna però mantenersi a una certa distanza, perché solo il re vi si può avvicinare. Questa statua, che si erge su una serie di pedane, dispone di vesti differenti che cambiano durante l'anno. Al Buddha viene fatto indossare un abito differente a ogni stagione, e ogni volta che viene cambiato si celebra un rituale alla presenza del re con lo scopo di portare fortuna a tutto il paese.


Altro bellissimo tempio è il tempio di Marmo, forse è uno dei più belli di Bangkok.  La caratteristica di questo tempio  sono le pareti in marmo bianco di Carrara e i tetti  di tegole cinese decorate, Il complesso è curato, pulito e ordinato...a lato vi sono le case per i bongi (monaci buddisti) molto carine e interessanti.





Tempio del Buddha sdraiato, è il più antico tempio di Bangkok ed anche il più grande monastero della Thailandia. Costruito nel XVII secolo, custodisce la statua del Budda sdraiato lunga 46 mt e alta 15 mt. Il corpo è rivestito d’oro, gli occhi e i piedi sono decorati con madreperla, mentre sulle piante dei piedi sono raffigurate 108 scene augurali abbellite da conchiglie 


in stile cinese e indiano. Le pareti del tempio sono affrescate con scene degli annali storici di Ceylon e con ritratti dei discepoli di Buddha. Il complesso di Wat Pho consiste in due aree recintate divise dalla Soi (via secondaria) Chetuphon. L’area settentrionale è quella sacra, dove si trovano i templi e la scuola di massaggi. In quella meridionale, prettamente residenziale, si trova un monastero che ospita i monaci e una scuola.
Wat Traimit Il Tempio del Buddha d’Oro è situato nel quartiere cinese, ed è la più grande statua in oro massiccio al mondo ed uno dei tesori più preziosi della Thailandia e del buddhismo. La statua è alta ben 3 metri per un peso di circa 5 tonnellate; rappresenta Buddha seduto a terra con le gambe incrociate nella posizione del Bhumisparsamudra, che assunse quando ottenne la Bodhi (l’Illuminazione). Oltre che per il valore economico e simbolico, la statua colpisce per la serenità e l’energia che le fattezze del Buddha emanano, rendendola una delle più amate e venerate in  Thailandia.

Finito  di visitare i templi, l’ultimo giorno di permanenza a Bangkok  non si può non andare via, senza prima aver visitato il famoso e pittoresco mercato galleggiante. (Oggi,  amici viaggiatori recatesi recentemente a Bangkok sono rimasti delusi e addirittura secondo loro non vale la pena perché diventato esclusivamente un’attrazione turistica. Ma quando ci siamo stati noi 1989 era molto bello e ancora autentico) Uno dei tanti barcaioli ci propone  di condurci con la sua piccola imbarcazione al mercato anche se secondo lui  il giorno non era quello giusto. 


Con la sua  piccola barca, proseguiamo percorrendo il fiume  fino a raggiungere la zona centrale del mercato galleggiante, che si svolge prevalentemente sulle barche che offrono bevande, prodotti freschi e piatti cucinati a base di pesce e frutti di mare e di tante altre cose a noi sconosciute. Le abitazioni sulle rive del canale fondono perfettamente stili antichi e contemporanei: molte case sono state trasformate in ristoranti e negozi. Quando ritorniamo il sole è tramontato, le botteghe illuminate dalle luci al neon rendono questo luogo ancora più attraente e affascinante. 

Hua Hin - 
Di buon mattino usciamo dall’albergo, corriamo alla ricerca di un Taxi cosa non difficoltosa visti i tanti pretendenti nel volerci ripulire  di qualche baht. Puntuali alla stazione, il treno è già pronto a partire in direzione di Hua Hin che dista da bangkok circa 230 km. Il paesaggio è monotono grande distese di Risaie e in lontananza la catena montuosa che fa da confine con La Birmania (oggi Myanmar).

Scendiamo alla stazione, decidiamo subito di andare  alla ricerca di una banca per fare rifornimento, dopo di che siamo avvicinati da un ragazzo che con gesti e qualche parola d’inglese ci propone un albergo fuori la città, alla fine della baya. Accettiamo, carichiamo i nostri bagagli sul risciò a pedali e via per la Guest House. La baya di Hua Hin è bellissima. Noi ammiriamo il paesaggio mentre il nostro  autista pedala pedala ma non si arrivava mai!  Finalmente eccoci in questa  Guest House direttamente sul mare.  



Rimaniamo due giorni in questo posto meraviglioso, solo noi e il mare. La signora cucina divinamente, ci prepara dei piatti deliziosi che gustiamo sotto una tettoia a forma di pagoda. 



Passiamo i due giorni a gironzolare per la campagna coltivata a piantagione di ananas, visitiamo un tempio e un budda dentro una grotta, 


e cosa molto simpatica ci rechiamo alla montagna delle scimmie. 
Dalla cima si gode un panorama fantastico su tutta la baya a  forma di mezzaluna. Nostra prossima tappa è l’isola di Ko Samui


La baya di Hua Hin vista dalla montagne delle scimmie

La scalinata  della montagna delle scimmie



Quest’isola scoperta dai primi viaggiatori sacco in spalla negli anni 70 è rimasta intatta e quasi sconosciuta fino agli anni 90 




Un giorno qualcuno scoprì l’isola di Ko Samui: le palme, la tranquillità, l’aspetto primordiale e la purezza delle acque devono aver colpito così tanto quelli che ci avevano messo piede, da pensare bene di spargere la voce della scoperta di un pezzo di paradiso in Terra.



io... Io credo ancora nel paradiso, ma non è un posto da cercare fuori...Non è dove vai, lo trovi dentro... Quando senti che un momento della tua vita fa parte di qualcosa... E se lo trovi quel momento dura per sempre..." A Ko Samui  l'ho trovato, il paradiso è anche sulla terra.
Appena sbarchi  noti subito che l'atmosfera che si respira ha qualcosa di magico. Chiunque sia andato alla scoperta di questo stupendo paese, che abbia visitato il nord montagnoso oppure il sud estremo o le più lontane isole, afferma che si respira un'aria differente. Il senso di pace e tranquillità passa attraverso la pelle e raggiunge il cuore, conquistandoti sin dall'arrivo. Un'isola magica, un'isola dove il tempo sembra non scorrere mai 




Il passaparola, come si sa, corre più di un cavallo imbizzarrito e ben presto quell’isola così nascosta si è trasformata nella destinazione più ambita da coloro che organizzavano un viaggio in Thaillandia . 

Oggi purtropp Ko Samui è un pezzo di paradiso in terra, contaminato dalla civiltà. Il che vuol dire che resta sempre uno dei più bei posti dove passare le proprie vacanze al mare , ma è difficile guardare alla purezza di un’isola popolata da resort internazionali, catene alimentari, e negozi di grandi marche.

Da che era un’isola raggiungibile solamente tramite imbarcazioni, oggi Ko Samui dispone di un aeroporto internazionale che è tra l’altro il quinto più trafficato del paese: oltre un milione di passeggeri all’anno. 16 voli al giorno partono da Bangkok per l’isola, che è collegata anche ad altri paesi del sud-est asiatico come Hong Kong e Singapore.


Ritorniamo al nostro periodo. Sbarchiamo più morti che vivi causa un temporale che faceva dondolare il battello come una piuma, non cera nessuno, dico  nessuno che non vomitasse

                                                                                                                                                                Alla scoperta dell'isola

Troviamo alloggio in un bungalw favoloso, in un palmeto  a 20 metri dal mare. 

- Bungalow a Ko Samui- 









Ci sembra di essere sbarcati in paradiso, spesso la sera la passiamo sulla sabbia ad ascoltare le onde del mare o camminare a piedi nudi sul bagnasciuga, illuminati dalla luna e dalle lucine dei piccoli bungalow. Di giorni invece andiamo alla scoperta di questa meravigliosa isola e delle sue spiagge e cascate 


che bello! era un'emozione indescrivibile. Dopo 4 giorni passati a Ko Samui 
riprendiamo di buon mattino il battello che ci riporterà a Surat Thani e da li con un pulmino a Phucket.


La prima sensazione  che abbiamo avuto è che è una città piena di vita e di turisti (chi sa adesso!)  sembra tutto  un cantiere, costruzioni e impalcature dappertutto. Qui si lavora  24 ore su 24. Troviamo un capanno economico e semplicissimo, è quello che fa per noi. Nel complesso non siamo molto soddisfatti di phuket come dicevo troppi turisti.



Da Phuket organizziamo un'escursione nella baia di Phang Nga e precisamente all'isola meglio conosciuta come "l'isola di James Bond". 


Partiamo con un pulmino alla volta di phang Nga e da qui prendiamo un barcone. davanti a noi si incominciano ad aprire degli scenari magnifici fra i canali di PHANG NGA, delineate dalle mangrovie. La nostra traversata si snoda attraverso una moltitudine di torrioni di roccia ricoperti di magnifica vegetazione dove il mare ha eroso in molti punti questi torrioni di roccia calcarea formando delle grotte con pennoni e stalattiti dalle forme incredibili. 


Dopo aver visitato diverse grotte arriviamo all’isola di JAMES BOND la prima spiaggia finisce sotto una specie di grotta dove ci ripariamo dal sole per rinfrescarci lo scenario sarebbe bellissimo se non ci fossero decine di 


barche di tutti i tipi e le misure con migliaia di persone che vanno e vengono, forse abbiamo sbagliato orario se fossimo arrivati alle 8 di mattina ci saremmo goduto uno  spettacolo diverso. Attraverso un sentiero di scalini tagliati nella montagna raggiungiamo l’insenatura con una piccola spiaggia che porta il nome di Isola del Chiodo.  Questa è la baia dove si sono girati gli spot pubblicitari di campagne di profumi dei più famosi stilisti.


Rotta quindi per l’isola di Panyi un villaggio di pescatori attaccato ad un torrione di roccia e sviluppato su palafitte il villaggio è veramente la cosa più strana e pittoresca che abbiamo mai visto , queste piccole case di legno su palafitte con i pavimenti in piastrelle di maiolica e la vita che scorre con il piccolo bar il ristorante e il negozio di alimentari.

Phi Phi è il paradiso della Thailandia. Circondata dal Mare delle Andamane, è un susseguirsi di baie nascoste e deserte. Inoltre, è un'isola completamente pedonale (Almeno lo era, adesso non so). Non esistono strade, ma solo sentieri da percorre a piedi o con le biciclette a noleggio.

Maya Bay

La spiaggia più famosa è Maya Bay: è qui che è stato girato il film The Beach con Leonardo Di Caprio . Protetta da scogliere alte fino a 100 m, comprende numerose spiagge, alcune visibili solo con la bassa marea Oggi a distanza di anni  è diventata ultraturistica ed è quasi impossibile fare delle foto senza una marea di turisti e barconi, peccato!!!!!.


Abbiamo soggiornato a Krabi in una guest house non distante dalla spiaggia il cui nome non ricordo,  da li ci siamo organizzati  le varie escursioni alle isole. Dopo colazione ci rechiamo alla spiaggia per contattare qualcuno che ci porta a visitare Phi Phi Island. 

Dopo varie trattative riusciamo a spuntare un prezzo molto vantaggioso rispetto ai vari tour organizzati. Ci accordiamo di lasciarci  a Phi Phi Leh fino alle ore 17,00. per poi venire a riprenderci.
La prima tappa è su una spiaggia (il nome non ricordo, troppi anni sono passati.) frequentata da una colonia di scimmie. Qualche foto e di nuovo in barca in direzione di Phi Phi Leh. Durante il tragitto visitiamo la grotta dei Pirati.

 Ancora qualche  scatto fotografico e poi ci si dirige verso una baia più interna con un fondale di sabbia bianca che rende l’acqua color smeraldo. Ripartiamo e siamo trasportati su un altro versante dell’isola. La barca si ferma a qualche metro dalla costa e ci tocca preseguire a nuoto. Per fortuna che avevo una sacchetto di plastica per avvolgere la mia macchina fotografica altrimenti forse oggi non potevo rivedere e rivivere questi ricordi. Qui non c’è una spiaggia, la costa è rocciosa, c’è un  piccolo molo con una  scaletta che ci  permette di accedere alla terraferma. Da qui seguiamo un breve sentiero attraverso una giugla per arrivare alla  famosa spiaggia di Maya Bay dove è stato girato il film The Beach con Leonardo di Caprio.  E' un vero spettacolo di colori, un mare mai visto prima, riflessi straordinari che ti lasciano a bocca aperta, davvero un vero paradiso in terra. Passiamo il resto della giornata  a gironzolare attraverso i vari sentieri dell'isola e bagnarci in queste acque color smeraldo. Puntuale il nostro Caronte viene a prenderci al posto stabilito. La sera la passiamo a gustarci un bella grigliata di  pesce.   
I nostri giorni a disposizioni sono finiti, ritorniamo a Phuket e da qui in aereo a Bangkok per proseguire in serata  per l'Italia.


Con il  prossimo viaggio ritorneremo in Sud'America.






1 commento:

  1. Che dire, non sono mai stata in Thai e non ho tanta voglia di andarci ora. Purtroppo deve essere diventata davvero tremendamente turistica. A leggere questo tuo viaggio, penso che stiano davvero perdendo il paradiso sulla terra. Un abbraccione!!!

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MALDIVE

UN PARADISO IN TERRA DI NOME MALDIVE FORSE MEGLIO DIRE TRA PARADISO E INFERNO Video