INDONESIA
GIAVA
Siamo in treno per Bandung che sarà la nostra prima
sosta . Ci fermiamo in
questa caotica città esclusivamente per visitare Plateau Dieng (dimora degli Dei) un
vulcano spento
Il viaggio è reso
fantastico perché attraversa un paesaggio con una fitta vegetazione, questo esaltato
dalla nebbia che per uno strano effetto
ottico ti dà la sensazione di essere sospeso tra cielo e terra.
Bellissima la successiva passeggiata nella foresta
pluviale: Si cammina a lungo su un sentierino bagnato e scivoloso con in torno
decine di specie diverse di felci e di alberi centenari. Il rumore di diverse cascatelle e una soffice
nebbiolina dà a tutto una colorazione da sogno. Alla fine del sentiero si
arriva su una spiaggia grigia e pietrosa, costellata di piccoli
laghetti e pozze con l’acqua in ebollizione. Sbuffi di vapore si alzano qua e
la. In alcune delle pozze è possibile immergere i piedi senza ustionarsi troppo. Le meraviglie naturali di
questo luogo sono affascinanti. Dai laghi con sfumature verdi e gialli
alle acque incontaminate del lago di
riflessione ‘specchio’, la bellezza
naturale di questo luogo è superbo. Il lago specchio è particolarmente impressionante
in quanto offre un’immagine perfettamente riflettente del
paesaggio. Purtroppo, molti degli alberi che circondano il lago sono stati
abbattuti, ma rimane ancora un fenomeno naturale impressionante. Ritorniamo in compagnia di un
quasi diluvio Universale.
Arriviamo a YOGYAKARTA o JOGJA (come viene chiamata dagli abitanti) cerchiamo un’abitazione, come
sempre con l’aiuto di taxista di risciò. Un ragazzo simpatico, diventato non solo il
nostro taxista ma anche la nostra guida personaleG grazie a lui
siamo riusciti a vedere cose molto interessanti.
Partiamo alla scoperta di Jogja (considerata culla della
civiltà giavanese) al pomeriggio, quando
la temperatura è meno opprimente . Prima cosa andiamo al palazzo del Sultano (kroton), e del suo quartiere, dotato di
giardini, scuderie e caserme, il tutto dietro un recinto con quattro
aperture una città nella città
Il palazzo del sultano (kraton) un tempo era
circondato da un complesso residenziale destinato al personale e ai
«cortigiani», dotato di giardini, scuderie e caserme... il tutto dietro un
recinto con quattro aperture.
Oggi questo quartiere dalle viuzze orlate da case
bianche e basse, vero e proprio paese all'interno della città, emana un fascino
irresistibile, con la sua folla gioiosa, il mercato degli uccelli, gli atelier
di batik e di pittura. Oltre al kraton stesso, cuore murato della città
principesca, il perimetro comporta un altro palazzo, il Taman Sari.
Meravigliati e incantati di questo palazzo ritorniamo alla nostra guesthouse
per riprenderci un po.
guesthouse
Il prossimo
post andremo a visitare il Tempio di
Prambanan e il tempio Borobudur
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