giovedì 1 agosto 2013

QUARANTA GIORNI NELLA MERAVIGLIOSA INDONESIA



GIAVA - PRAMBANAN

Dopo la visita al palazzo del sultano, il giorno dopo partiamo alla volta di Prambanan. Questo tempio colpisce subito per la sua grandezza e altezza, tipica dell’architettura Indù. Situato in una pittoresca pianura tra risaie e villaggi, il tempio hindu di Prambanan, colpisce l'attenzione del visitatore ancora prima di entrare dentro al parco. Quando ci siamo stati noi non era ancora stato riconosciuto Patrimonio Unesco, lo è diventato nel 1991. Prambanan  assieme al Borobudur sono dei reperti di architettura religiosa più straordinari del Sud Est asiatico.

Il numero dei templi all'interno del Complesso di Prambanan è eccezionale, il sito è strutturato in una serie di tre quadrati, che si irradiano con dimensioni sempre maggiori.



Il complesso del tempio molto probabilmente è stato costruito in più fasi. Si stima che sia stato avviato tra il IX e il X secolo, da Pikatan Rakai o Balitung Maha Sambu il re Sanjaya del Regno Mataram. Si pensa sia stato costruito come risposta indù a Borobudur, tempio buddista costruito dalla dinastia concorrente Saliendra. Ilcomplesso è stato ampliato in fasi successive da re Mataram, con l'aggiunta di centinaia di templi 'perwara' intorno ai templi centrali. Venne utilizzato dalla famiglia reale per cerimonie religiose e sacrifici.


Proprio come Borobudur, quando il potere si trasferì, intorno al 930, i templi sono stati abbandonati subendo le devastazioni dei terremoti e della natura.
Un grande terremoto nel XVI secolo ha portato a ulteriori crolli dei templi. L'olandese Lons ha scritto una relazione, nel 1733, riferendo che gran parte del tempio era sotterrata e coperta dalla vegetazione.



Gli inglesi guidati da Collin Mackenzie studiarono il sito, dopo che Stamford Raffles, nel 1811, si era imbattuto per caso nelle rovine. I lavori di restauro iniziarono nel 1830; il tempio principale venne completato solo nel 1953, mentre le altre opere di recupero continuano ancora oggi. 
Un terremoto, nel 1996, ha provocato ulteriori danni a Prambanan e molti altri templi della zona.
Gli indù locali, di origini balinesi, hanno fatto rivivere Prambanan come luogo religioso, eseguendo qui le loro cerimonie e i rituali. Nelle vicinanze, all'interno del parco archeologico, sorgono templi meno conosciuti: Sewu, Bubrah e Lumbung, tutti i buddisti, dimostrando l'armonia religiosa in Indonesia nel corso dei secoli.


 

 Il tempio rappresenta il  simbolo del cosmo indù, questo è diviso verticalmente in tre parti.
 Bhurloka: La base, così come il quadrato esterno, è il luogo per la gente normale, i mortali, sia umani che animali. Il luogo in cui lussuria e desiderio sono all'ordine del giorno. Si tratta di una zona empia.
Bhuvarloka: Il corpo centrale del tempio e la piazza centrale del complesso, rappresentano il 'mondo di mezzo' il luogo ideale per coloro che hanno lasciato i loro beni mondani. Questo è il punto dove la gente comincia a vedere la luce della verità.
Svarloka: La parte superiore del tempio, e gli spazi più interni rappresentano il regno degli dei, la zona più sacra, come tale è coronata.

Un piazzale quadrato centrale rialzato, ospita un totale di 11 templi, di varie dimensioni, il più grande è quello di Siva con un’altezza di circa  50 metri. E' affiancato da templi che onoravano le divinità Vishnu e Brahma. Tre templi più piccoli stanno davanti ai templi più grandi e ognuno di questi è dedicato ai'veicoli' o trasporti degli dei rappresentati:

Forse prima di inoltrarci a parlare di Prambanan accenniamo chi sono e cosa rappresentano  Siva, Vishnu e Brahma. Queste sono e rappresentano le tre divinità Induiste.  la prima Divinità della Trimurti(chiamata anche Trinità indù), Brahma conosciuto come il Creatore  ed  è il primo essere a venire creato all'inizio di ogni ciclo cosmico è la prima manifestazione del Brahman e per questo viene considerato l'architetto dell'universo, il padre di tutti gli esseri. Il Brahman  rappresenta l'aspetto di immutabilità, di infinito, di immanenza e di realtà trascendente, l'Origine divina di tutti gli esseri, Brahma ne è un’agente.


Shiva

Shiva) è uno degli aspetti di Dio, nonché la terza Persona della Trimurti all'interno della quale è conosciuto come il Distruttore. Shivaè una delle più antiche divinità pre-vediche, e le sue origini sono da ricercarsi negli inni dei Veda, i testi sacri induisti più antichi, all'interno dei quali compare inizialmente con il nome di Rudra, il fiammeggiante. Rudra, il deva della tempesta, viene normalmente raffigurato come una divinità feroce e distruttiva i cui terribili dardi causano morte e malattie agli uomini e alle bestie. Rudra è attualmente uno dei nomi di Shiva





Vishnu
Inizialmente Vishnu era una divinità minore (nei Veda è fratello di Indra). Nei Purana Vishnu assume maggiore importanza: fedele al suo ruolo di conservatore, si dice intervenga nel mondo quando l'ordine universale è minacciato per ristabilire il dharma (l'ordine delle cose) e salvare i propri devoti manifestandosi nelle sue incarnazioni o "discese.
Questo voleva essere solo un accenno perché non sarei in grado di parlare di tutte le divinità Induiste.

Abbiao prima  parlato del primo quadrato passiamo ora a descrivere il secondo il quale si irradia in modo simmetrico e contiene i percorsi fino allo spiazzo centrale, con 224 templi più piccoli di disegno o modello identico.
Questi templi sono conosciuti come templi perwara, che significa tutore o complementare. Sebbene la maggior parte di questi templi attualmente sia in rovina, alcuni sono stati restaurati e non è difficile immaginare la vastità originale del complesso.
Il terzo ed ultimo spiazzo, circondato da un muro, non è sullo stesso asse, come i due centrali, e non contiene oggetti religiosi.
Si pensa che questa zona fosse riservata alle persone coinvolte nelle cerimonie, per preparare le offerte, e per agli edifici che ospitavano i sacerdoti residenti e pellegrini.
Questi edifici, costruiti in legno, purtroppo non sono sopravvissuti nel tempo.

Il nostro viaggio causa ferie  avrà una breve pausa, continuerà   al complesso  del tempio Buddista del Borobudur.  



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