PERCHE’
IL VIETNAM
Era da tempo che desideravo visitare il Vietnam, paese affascinante e
purtroppo a molti noto solo per le ben note vicende belliche, più che per il
suo patrimonio artistico/culturale. Ero già stato nel sud est asiatico due
volte la prima un viaggio di 40 giorni che mi ha portato a visitare l’Indonesia
precisamente Sumatra, Giava Sulawesi e Bali. Il secondo viaggio per più di un
mese è stata la volta della Thailandia. per cui questo in Vietnam è il mio
terzo viaggio in questa parte di mondo, spinto dalla mia curiosità e anche per la simpatia che nutro per questo popolo dovuto
forse alle sue vicende storiche e anche l’’interesse di approfondire la
conoscenza di questo angolo di mondo.
Il Vietnam è un paese che stà cambiando in fretta e che si
configura sempre più quale meta turistica, tuttavia non è certo la prima
destinazione che venga in mente a chi si decida a viaggiare in Asia: la
reazione comune delle persone a cui raccontavo i miei progetti di viaggio sono
sempre stati di stupore e/o curiosità: “ma cosa ci vai a fare?” “ma cosa ci
sarà mai da visitare?” …ma non è pericoloso?” e così via….. Alcuni mi hanno
addirittura chiesto se il paese è ancora diviso tra il Nord e il Sud.
Perché andare in Vietnam? Mi sono
documentato a lungo su questo paese, la guida della Lonely Planet l'avevo già comprata anni fa per ben due volte... ma continuavo a rimandare la partenza e nel frattempo
uscivano gli aggiornamenti….Ma finalmente quest’anno è stato l’anno giusto e
sono partito dal 19 gennaio al 04 febbraio con Mary.
I luoghi mantengono una “autenticità”
che purtroppo è difficilmente riscontrabile in quelli di tanti altri paesi
asiatici, dove sciagurati restauri hanno eliminato quel sapore di antico di cui
il visitatore non superficiale è alla continua ricerca. Ed è proprio
l’autenticità la caratteristica principale che dovrebbe spingere un viaggiatore
a recarsi in questo paese, prima che sia troppo tardi. Il nostro è stato un
itinerario “classico” di 16 giorni che e abbiamo toccato le principali tappe al
nord, centro e sud.
Nella scelta degli hotel abbiamo prediletto quelli di maggiore atmosfera (buoni,
semplici puliti ma non extra lusso: abbiamo pagato Min 15 USD – Max 39 USD per
una doppia con aria condiziona) e li ho prenotati tramite email. Per i pasti
non ci siamo fatti mancare nulla La spesa complessiva col metodo fai da te è stata tutto sommato molto, contenuta, ma
comunque avrebbe potuto esserlo di più scegliendo posti più economici ma che
comunque garantiscono confort e pulizia. I voli interni, li ho comprati prima
dall’Italia aspettando l’occasione buona.
Ma veniamo al viaggio: partiamo da Milano con volo degli Emirates verso le 22:30
(con un’ora di ritardo),dopo uno scalo a Dubai e un’attesa di tre ore circa,
ripartiamo alla volta di Ho Chi Minh, sei ore precisamente alla 18,40
atterriamo in terra Vietnamita. La mia prima impressione è stata quella di un
paese in rapida trasformazione e si deduce innanzitutto dalla miriade di
motorini che sfrecciano per le strade che ormai hanno sostituito le biciclette.
I motorini sono ormai una sorta di status symbol per la gioventù vietnamita che
vede i vecchi veicoli a pedali non sufficientemente “in”. Traffico caotico e
speculazione edilizia incontrollata credo che siano i mali peggiori del
Vietnam, soprattutto nei centri principali. Comunque il nostro Taxis prenotato
dall’Italia ci aspetta e velocemente ci porta all’hotel Golden View Hotel prenotato
via email.
20/01/2014
Di mattina presto siamo di nuovo in aeroporto dove un volo della Eurostar
ci porta ad Hanoi la capitale da dove ha inizio il nostro viaggio in Vietnam.
Anche qui fuori c’è il nostro taxi ad aspettarci che ci porterà prima presso un
nostro contatto che parla Italiano per organizzare per il giorno successivo
l’escursione nella Baia di Halong e poi lo
stesso taxi ci porta all’hotel Tristar Hotel in pieno centro storico e anche questo
prenotato via email.
La capitale conserva senz’altro la sua atmosfera coloniale francese attorno
al lago Hoan Kiem, bello il tempio della Letteratura, antica università
confuciana per gli aspiranti al ruolo di funzionari imperiali (mandarini) e
restaurata dopo i danni subiti dai francesi in ritirata. I dintorni della
capitale sono altrettanto interessanti e facili da visitare grazie alle
numerosissime agenzie che sono in grado di organizzare le escursioni a seconda
delle personali esigenze. Noi come scritto prima avevamo già organizzati per la Baia di Halong
21/01/2014
L’incantevole Baia di Halong
Verso le otto un pulmino viene a prelevarci in Hotel che ci
condurrà ad Halong. Per arrivare ad
Halong City, porta d’accesso alla baia, da Hanoi
ci vogliono circa 3 ore di viaggio. Una
volta arrivati siamo smistati in base ai giorni di visita. Noi aveva scelto la
formula di due giorni con soggiorno a
bordo della Giunca (tipica imbarcazione). Con noi ci sono sei Francesi, una
coppia Tedesca, una Australiana e una ragazza che viaggia da sola, anche lei
dell’Australia.
E’ difficile rendere a parole quello che è
la Baia di Halong! Maestosa,
affascinante, mitologica, suggestiva, solenne, misteriosa… lo spettacolo delle
oltre 2000 isole calcaree che la compongono emergendo dalle
acque color smeraldo del Golfo del Tonchino è qualcosa che toglie il fiato per
alcuni minuti appena ce lo si trova davanti e, anche quando si ricomincia a
respirare normalmente, è difficile ritrovare subito la parola. La luce si riflette sull’acqua cambiando colore ora color
smeraldo ora verde, ci guardiamo intorno e non crediamo ai nostri occhi: è un
posto meraviglioso, sembra di tornare indietro di mille anni. È la bandiera
vietnamita che, sventolando alto sopra di noi, ci ricorda dove siamo perché la
nostra immaginazione va al di là di un posto terreno. Tutto sembra fermo, è
solo la barca che continua ad andare avanti. La mattina svegliarsi con le
sagome delle isole che si riflettono nell’acqua e il luccichio delle luci dei villaggi rende davvero magico questo
posto indimenticabile Ovviamente, anche per questo luogo, che è inserito
nel Patrimonio Mondiale dell’Unesco,
esiste una leggenda che ne narra la creazione. Tradizione vuole che gli
isolotti che rendono così suggestiva la baia siano stati originati dallo
sbattere della coda di un drago che scendeva dalle montagne verso il mare. Il
nome stesso ‘Ha Long’, infatti,
significa ‘discesa del drago’.
23/01/2014
Pagoda
dei Profumi, questo si trova a circa 60 km da Hanoi in uno straordinario
complesso di pagode e santuari Buddhisti erette su rocce calcare del monte Huong
Tich. Questo è un posto che gode di gran popolarità tra i Vietnamiti. Interessante
e divertente è anche il viaggio in barca attraverso lo spettacolare paesaggio roccioso.
Prossimamente il viaggio continua a
Nha Trang
,
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