venerdì 7 febbraio 2014

PERCHE' IL VIETNAM

PERCHE’ IL VIETNAM
Era da tempo che desideravo visitare il Vietnam, paese affascinante e purtroppo a molti noto solo per le ben note vicende belliche, più che per il suo patrimonio artistico/culturale. Ero già stato nel sud est asiatico due volte la prima un viaggio di 40 giorni che mi ha portato a visitare l’Indonesia precisamente Sumatra, Giava Sulawesi e Bali. Il secondo viaggio per più di un mese è stata la volta della Thailandia. per cui questo in Vietnam è il mio terzo viaggio in questa parte di mondo, spinto dalla  mia curiosità e anche per  la simpatia che nutro per questo popolo dovuto forse alle sue vicende storiche e anche l’’interesse di approfondire la conoscenza di questo angolo di mondo.

Il Vietnam è un paese che stà cambiando in fretta e che si configura sempre più quale meta turistica, tuttavia non è certo la prima destinazione che venga in mente a chi si decida a viaggiare in Asia: la reazione comune delle persone a cui raccontavo i miei progetti di viaggio sono sempre stati di stupore e/o curiosità: “ma cosa ci vai a fare?” “ma cosa ci sarà mai da visitare?” …ma non è pericoloso?” e così via….. Alcuni mi hanno addirittura chiesto se il paese è ancora diviso tra il Nord e il Sud.

Perché andare in Vietnam? Mi sono documentato a lungo su questo paese, la guida della Lonely Planet l'avevo già comprata anni fa  per ben due volte... ma continuavo a rimandare la partenza e nel frattempo uscivano gli aggiornamenti….Ma finalmente quest’anno è stato l’anno giusto e sono partito dal 19 gennaio al 04 febbraio con Mary.
I luoghi mantengono una “autenticità” che purtroppo è difficilmente riscontrabile in quelli di tanti altri paesi asiatici, dove sciagurati restauri hanno eliminato quel sapore di antico di cui il visitatore non superficiale è alla continua ricerca. Ed è proprio l’autenticità la caratteristica principale che dovrebbe spingere un viaggiatore a recarsi in questo paese, prima che sia troppo tardi. Il nostro è stato un itinerario “classico” di 16 giorni che e abbiamo toccato le principali tappe al nord, centro e sud.
Nella scelta degli hotel abbiamo  prediletto quelli di maggiore atmosfera (buoni, semplici puliti ma non extra lusso: abbiamo pagato Min 15 USD – Max 39 USD per una doppia con aria condiziona) e li ho prenotati tramite email. Per i pasti non ci siamo fatti mancare nulla La spesa complessiva col metodo fai da te  è stata tutto sommato molto, contenuta, ma comunque avrebbe potuto esserlo di più scegliendo posti più economici ma che comunque garantiscono confort e pulizia. I voli interni, li ho comprati prima dall’Italia aspettando l’occasione buona.
Ma veniamo al viaggio: partiamo da Milano con volo degli Emirates verso le 22:30 (con un’ora di ritardo),dopo uno scalo a Dubai e un’attesa di tre ore circa, ripartiamo alla volta di Ho Chi Minh, sei ore precisamente alla 18,40 atterriamo in terra Vietnamita. La mia prima impressione è stata quella di un paese in rapida trasformazione e si deduce innanzitutto dalla miriade di motorini che sfrecciano per le strade che ormai hanno sostituito le biciclette. I motorini sono ormai una sorta di status symbol per la gioventù vietnamita che vede i vecchi veicoli a pedali non sufficientemente “in”. Traffico caotico e speculazione edilizia incontrollata credo che siano i mali peggiori del Vietnam, soprattutto nei centri principali. Comunque il nostro Taxis prenotato dall’Italia ci aspetta e velocemente ci porta all’hotel Golden View Hotel prenotato via email.
20/01/2014
Di mattina presto siamo di nuovo in aeroporto dove un volo della Eurostar ci porta ad Hanoi la capitale da dove ha inizio il nostro viaggio in Vietnam. Anche qui fuori c’è il nostro taxi ad aspettarci che ci porterà prima presso un nostro contatto che parla Italiano per organizzare per il giorno successivo l’escursione nella Baia di Halong e poi  lo stesso taxi ci porta all’hotel Tristar Hotel  in pieno centro storico e anche questo prenotato via email.
La capitale conserva senz’altro la sua atmosfera coloniale francese attorno al lago Hoan Kiem, bello il tempio della Letteratura, antica università confuciana per gli aspiranti al ruolo di funzionari imperiali (mandarini) e restaurata dopo i danni subiti dai francesi in ritirata. I dintorni della capitale sono altrettanto interessanti e facili da visitare grazie alle numerosissime agenzie che sono in grado di organizzare le escursioni a seconda delle personali esigenze. Noi  come scritto prima avevamo  già organizzati per la Baia di Halong
 21/01/2014
L’incantevole Baia di Halong


Verso le otto un pulmino viene a prelevarci in Hotel che ci condurrà ad Halong. Per arrivare ad Halong City, porta d’accesso alla baia, da Hanoi ci vogliono circa 3 ore di viaggio. Una volta arrivati siamo smistati in base ai giorni di visita. Noi aveva scelto la formula di  due giorni con soggiorno a bordo della Giunca (tipica imbarcazione). Con noi ci sono sei Francesi, una coppia Tedesca, una Australiana e una ragazza che viaggia da sola, anche lei dell’Australia.  

E’ difficile rendere a parole quello che è la Baia di Halong! Maestosa, affascinante, mitologica, suggestiva, solenne, misteriosa… lo spettacolo delle oltre 2000 isole calcaree che la compongono emergendo dalle acque color smeraldo del Golfo del Tonchino è qualcosa che toglie il fiato per alcuni minuti appena ce lo si trova davanti e, anche quando si ricomincia a respirare normalmente, è difficile ritrovare subito la parola. La luce si riflette sull’acqua cambiando colore ora color smeraldo ora verde, ci guardiamo intorno e non crediamo ai nostri occhi: è un posto meraviglioso, sembra di tornare indietro di mille anni. È la bandiera vietnamita che, sventolando alto sopra di noi, ci ricorda dove siamo perché la nostra immaginazione va al di là di un posto terreno. Tutto sembra fermo, è solo la barca che continua ad andare avanti. La mattina svegliarsi con le sagome delle isole che si riflettono nell’acqua e il luccichio delle  luci dei villaggi rende davvero magico questo posto indimenticabile Ovviamente, anche per questo luogo, che è inserito nel Patrimonio Mondiale dell’Unesco, esiste una leggenda che ne narra la creazione. Tradizione vuole che gli isolotti che rendono così suggestiva la baia siano stati originati dallo sbattere della coda di un drago che scendeva dalle montagne verso il mare. Il nome stesso ‘Ha Long’, infatti, significa ‘discesa del drago’.














23/01/2014
Pagoda dei Profumi, questo si trova a circa 60 km da Hanoi in uno straordinario complesso di pagode e santuari Buddhisti erette su rocce calcare del monte  Huong Tich. Questo è un posto che gode di gran popolarità tra i Vietnamiti. Interessante e divertente è anche il viaggio in barca attraverso lo spettacolare paesaggio roccioso.




Prossimamente il viaggio continua a Nha Trang


1 commento:

MALDIVE

UN PARADISO IN TERRA DI NOME MALDIVE FORSE MEGLIO DIRE TRA PARADISO E INFERNO Video