martedì 26 novembre 2024

RODI

RODI  - L'Isola del Sole - 

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Video


I- l Nostro Itinerario -

Da un po di anni per salutare l'estate, organizziamo un viaggio, dove il sole è ancora caldo e l'estate si prolunga di più.

Quest'anno siamo andati nell’isola greca di Rodi è così nominata dal Colosso di Rodi che pero non c'è piu. In molti si chiedono dov'è finito? 
Rimane sul fondale per circa 1000 anni e nel 654 a C. Rodi viene occupata dagli arabi, che smantellarono la scultura e la vendettero ad un ebreo siriano. Per il trasporto dei resti in Siria, il mercante dovette impiegare ben 900 cammelli e da qui' le tracce del Colosso di Rodi scompaiono: A Rodi il sole splende per più di 300 giorni all’anno. L'isola  affascina  con le sue spiagge molto belle,  paesaggi verdeggianti, villaggi tradizionali con le sue caratteristiche  taverne dove sostare e gustare i suoi piatti tipici.

La città di Rodi ha davvero un fascino particolare e si rimane stupiti della bellezza del suo centro storico, dichiarata Patrimonio Culturale dell'Umanità. A una cinquantina di km si trova  la cittadina di Lindos, la città bianca . Si rimane colpiti dall'atmosfera greca che si respira tra i suoi bellissimi vicoli che portano fino all'acropoli. Quelle che erano un tempo "botteghe" dove sedevano signore anziane a lavorare ad uncinetto, ora sono negozi turistici, lo stesso hanno mantenuto il fascino di una volta. Un'altra delle tante particolarità che ci ha colpiti è  il fenomeno dell'incontro dei due mari all'estremo sud dell'isola, la località di Prassonissi, dove tantissimi surfisti ripiano e colorano  le due spiagge divise da un lembo di sabbia 

Rodi - Conosciuta anche come "Città vecchia" si trova all'interno di mura lungo 4 Km, E' uno dei più  antichi centri medioevali d'Europa ed è considerata Patrimonio Mondiale dell'Umanità. All'interno si rimane affascinati dagli edifici medioevali, moschee, fontane, chiese gotiche e bizantine. 






Rodi essendo stata Italiana, (annessa già dal 1912 durante la guerra Italo-Turca) gli viene assegnata nel 1943 e fu capoluogo di provincia con la sigla automobilistica RD.  Nel piú Caratteristico dei tre porti della cittá si trova il porticciolo di Mandraki dove nei tempi antichi si erigeva al suo ingresso il famoso Colosso di Rodi. Oggi al suo posto ci sono due le statue in bronzo del cervo e della cerbiatta, posate sopra due colonne e che sono tra i simboli dell’isola. 





Nelle vicinanze del molo si trova la torre del faro di San Nicola e i tre vecchi mulini a vento. Le imponenti mura della città medievale e le numerose costruzioni che circondano Mandraki aggiungono un’aria maestosa a questo luogo. 




Di fronte al porto di Mnadraki si possono ammirare gli edifici de’’epoca italiana come: il Nuovo Mercato con i suoi negozi e le taverne, il Palazzo Arcivescovile, la Chiesa dell’Annunciazione, la Posta Centrale, il Municipio, il Teatro Nazionale e il Palazzo del Governo 






 Lindos -  Un villaggio  caratterizzato dal suo dedalo di viuzze interamente pedonali e dalle casette bianche nello stile architettonico locale che risale al 16° secolo. 



Oltre alla sua imponente Acropoli dove si possono ancora ammirare i resti del tempio dedicato alla Dea Athena Lindia da cui deriva anche il nome del villaggio. 




La strada che conduce all’acropoli e’ a gradini; se si vuole evitare la salita faticosa è possibile noleggiare un asino.Dall'alto si può ammirare un panorama mozzafiato su Lindos e le sue spiagge. Acropoli di Lindos
- Lindos -


Baia di Anthony Quinn -

La spiaggia è conosciuta con il nome dell’attore da quando venne a Rodi per le riprese del film “I cannoni di Navarone” che fu girato in parte in questo luogo. E’ una delle spiagge più suggestive dell’isola. 

- Baya di Anthony Quinn - 

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- Spiaggia di Prassonissi -

Spiaggia di Prassonissi


Spiaggia di Prassonissi


Questa bellissima spiaggia si trova sul punto più meridionale dell'Isola di Rodi. E’ un isolotto con faro, collegato con la terra da una stretta lingua di sabbia di cui la larghezza, influenzata dalla marea, varia durante la giornata. Questa particolare morfologia permette la formazione di due splendidi baie sabbiose; quella nella parte est prevalentemente più calma in estate e quella ovest più mossa e ventilata. La località è famosa per essere un paradiso per i surfisti, dove ogni anno vengono organizzate gare internazionali. Prassonissi dista circa 94 km dalla capitale e 45 km da Lindos.”





domenica 7 luglio 2024

L' ARCIPELAGO DELLE CANARIE - Dove Terra Acqua e Fuoco s'incontrano -

 



Gran Canarie - Questo nostro viaggio è stato il quarto nell'arcipelago delle Canarie. Come al solito l’impatto all’arrivo è sempre forte. In anni precedenti avevamo già visitato Tenerife, Furteventura e Lanzarote. 

L’arrivo in aereoporto in tutte le isole è molto suggestivo per il “nulla” che appare: solo montagne stile Gran Canyon e tanta cementificazione selvaggia soprattutto sulle coste e nei posti turistici. Tuttavia, spostandosi all’interno tutto cambia. 


 VIDEO


- Il Nostro Itinerario -


Il primo paese visitato è stato Firgas: piccolo villaggio pieno di grande fascino.L’acqua è la protagonista della sua storia come dimostra la cascata artificiale di trenta metri di lunghezza che scorre lungo il Paseo de Gran Canaria, sull’antica Calle Real. Il centro urbano, piacevole e di dimensioni ridotte, fa sì che camminare lungo le sue vie sia un piacere per tutti coloro che si rechino a visitarlo. 



- Firgas -



 - Firgas -

Altro paesino di grande interesse è Arucas, se non altro per la bellissima Cattedrale  di san Juan Bautista conosciuta come la “Cattedrale di Arucas” di stile neogotico che conserva al suo interno numerose opere d’arte. Attualmente Arucas è anche conosciuta per la sua produzione di Rum.
 


Cattedrale di Arucas -


Altro paesino di grande interesse è Arucas, se non altro per la bellissima Cattedrale di San Juan Bautista conosciuta come la “Cattedrale di Arucas” di stile neogotico che conserva al suo interno numerose opere d’arte. Attualmente Arucas è anche conosciuta per la sua produzione di Rum. 

Altra tappa è stata Teror, una vera scoperta in un ambiente rigoglioso che mostra tante diverse tonalità di verde ed è del tutto diverso dai paesaggi aridi e rocciosi del sud dell'isola. Il paesino di Teror è pulito, curato e ben tenuto; le case con i balconi in legno creano un'atmosfera calda e accogliente. Anche le persone sono gentili e sorridenti; la chiesa merita una visita per la ricchezza del suo interno che fa da contrasto con la linearità della struttura murale e del soffitto in legno. Nella piazza antistante la chiesa c’è un  stupendo esemplare di Fico Beniamino (Ficus Benjamina), davvero impressionante per dimensioni, soprattutto se confrontato con i piccoli esemplari che siamo abituati a vedere negli appartamenti. E’ bello anche sedersi in un bar e osservare la vita tranquilla dei cittadini. 




- Ficus Benjamina -



- Balconi Fioriti -


Continuiamo spingendoci fino a Agaete, un paesino   che conserva un aspetto tipico e offre l'armonia e la bellezza di uno storico centro abitato di case bianche sedute sulle pendici dei suoi precipizi. Ad Agaete vi è uno degli insediamenti archeologici più interessanti di Gran Canaria: la necropoli di Maipés. Nel centro si può visitare la Chiesa de La Concepción, fulcro delle vie della città. Ad Agaete vi è il Parco naturale di Tamabada che custodisce la più estesa pineta di Gran Canaria. Le spiagge sono prevalentemente rocciose, quella più famosa è Playa de Las Nieves



- Agaete, Piscina Naturale -


Da non perdere è Puerto De Moganun piccolo villaggio di pescatori situato a sud-ovest di Maspalomas. È noto per essere una delle zone meno turistiche dell’isola, per conservare un’atmosfera più autentica e tradizionale rispetto ad altre località turistiche. È una delle località europee con il più alto numero di giorni di sole all’anno. Ciò spiega l’ottimismo, la tranquillità e la gioia che caratterizzano gli abitanti di questa città pacifica e che influiscono positivamente sui viaggiatori. Puerto de Mogan è davvero secondo noi uno dei gioielli più belli delle Isole Canarie. Offre molte attrazioni interessanti per i turisti, tra cui splendide spiagge, fantastici sentieri escursionistici e molti meravigliosi ristoranti dove gustare l’autentica cucina canaria.  Per chi ha voglia di farsi 270 gradini tra piccole case bianche la fatica viene ripagata con una vista spettacolare a 360 gradi sulla cittadina. 


- Puerto De Mogan -

Altra località che a noi è piacita moltissimo è Fataga. Partiamo da Maspalomas, la strada inizia a salire è gia pensiamo che ci aspetteranno paesaggi mozzafiato. Viaggiamo piano sia per la strada con precipizi a strapiombo sia per gustarci un paesaggio da far West. Arriviamo al Mirador Degollada De La Yegua e davanti a noi si presenta un paesaggio veramente spettacolare che sembra il Gran Canyon. Un canyon lungo 15 chilometri, dal percorso tortuoso, largo e profondo, dai pendii dolcemente curvati che, improvvisamente, finiscono su scogliere quasi verticali con viste mozzafiato. Tutto questo, rivestito dalla vegetazione tipica delle zone desertiche con il mare sullo sfondo. L’insieme è monumentale, variopinto e  molto suggestivo. Dopo esserci sbizzarriti a fotografare ripartiamo in direzione di Fataga. Arriviamo dopo circa una mezzoretta posteggiamo la nostra auto e andiamo alla scoperta di questo piccolo gioiello

Mirador Degollada De La Yegua -


Fataga è un villaggio di case con pareti luminose, tetti gradevoli, strade acciottolate, piccoli orti familiari, fiori alle finestre, sui marciapiedi e sui muri. Un angolo ideale per passare il tempo passeggiando tra i piccoli canali d'irrigazione dove scorre l'acqua mentre si sente il suono delle campaneA soli 15 chilometri dai grandi centri turistici del sud di Gran Canaria, ma comunque al riparo dalla confusione, questo paesino ha conservato l'architettura rurale di Gran Canaria, mantenendo con cura la tradizione e l'identità locale. Il bianco delle sue case risplende nei giorni di sole

- Fataga -

Per ultimo vogliamo parlarvi della cittadina Maspalomas dove abbiamo alloggiatoCi sono pochi posti a Gran Canaria in cui il cielo, il mare e la sabbia s’incontrano e formano un ambiente così paradisiaco come la spiaggia di Maspalomas. Questa è la località più turistica di Gran Canarie, con alberghi di lusso, resort e villaggi turistici. Noi neabbiamo approfittato per fare lunghe camminate, sostare sui muretti panoramici, sulle dune e ammirare l’oceano. Come riassumere le caratteristiche delle Canarie?

  

- Dune di Maspalomas -


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🌋 Tenerife è la più grande delle isole spagnole che si trovano al largo della costa occidentale dell'Africa. Dominata dal picco più alto della Spagna: il monte Teide, un vulcano dormiente. È forse maggiormente conosciuta per il Carnaval de Santa Cruz, che si tiene prima della Quaresima ed è caratterizzato da sfilate, musica, danze e costumi variopinti. L'isola offre anche numerose spiagge di sabbia dorata o nera, e resort come Los Cristianos e Playa de las Américas.


⛰️ Lanzarote è famosa per il clima sempre caldo, le spiagge e i paesaggi vulcanici. Le rocce del Parco Nazionale Timanfaya ebbero origine in seguito all'eruzione vulcanica avvenuta intorno al 1730. Le grotte della Cueva de los Verdes furono invece create da un fiume di lava sotterraneo. Sulla costa est, la località di villeggiatura Puerto del Carmen ospita case bianche, spiagge e centri per le immersioni.


🏝️ Fuerteventura, la seconda più grande delle Isole Canarie della Spagna, si trova nell'Oceano Atlantico a 100 km dalla costa settentrionale dell'Africa. È nota soprattutto come meta di vacanze per le spiagge di sabbia bianca e per il clima caldo tutto l'anno, reso più fresco dai venti costanti. La moltitudine di spiagge è interrotta da scogliere e baie riparate. È apprezzata per gli sport acquatici, in particolare surf, windsurf e sci d'acqua.


🏜️ Gran Canaria Politicamente condivide lo status di capoluogo delle Isole Canarie con Santa Cruz de Tenerife in cui ha sede il parlamento locale, mentre a Las Palmas de Gran Canaria si trova la sede del governo spagnolo nelle Isole Canarie. Gran Canaria con una superficie di 1.560 km quadrati e un'altezza massima di 1956 metri con il Pico de las Nieves, è la terza isola più grande dell'arcipelago per estensione e altitudine.





domenica 25 febbraio 2024

sabato 28 ottobre 2023

ANDALUSIA 2023 - La Terra Della Luce -


14/10/2023 - Malaga -  Setenil De Las Bodegas -  Siviglia 



Terzo viaggio in questa parte di Spagna che affascina e che stupisce sempre. L'Andalusia è uno spazio geografico, storico e mitico, ma anche uno spazio intimo. È un «finis terrae» europeo, cuore di molte culture - barbara ed eurasiatica, berbera e araba, sefardita ed ebraica - eppure, rispetto a tutte, appartato e remoto. In questo orizzonte quasi senza tempo, lungo sentieri roventi come la piana del Guadalquivir d'estate o gelidi come i picchi della Sierra Nevada d'inverno.

L’Andalusia è la regione più a Sud della Spagna e anche una delle più rappresentative dello spirito spagnolo con una forte impronta araba che la rende assolutamente unica. E’ la terra delle corride, del flamenco, delle tapas e della sangria, con paesaggi aridi e brulli interrotti dai tipici pueblos blancos con le case di un bianco accecante, contornati da piantagioni di ulivi e aranci.

Arrivati a Malaga, ritiriamo  l'auto ci dirigiamo verso Setenil De Las Bodegas che dista solo 50 chilometri. Questo e un dei famosi pueblo Blancos ed è  uno dei borghi più bizzarri del mondo:  Setenil De Las Bodegas è un paesino di soli  3.000 abitanti e la metà è  costruito sotto le gigantesche rocce che fanno da tetto alle case e sovrastano le strade. 


                            


Il centro storico è composto da una manciata di viuzze coperte da questi enormi  massi di roccia che le proteggono anche dalla pioggia e dal calore estivo. Sempre per la sua particolare geografia, nel XV secolo Setenil è stato una specie di fortezza per gli arabi guadagnandosi la fama di luogo inespugnabile e resistendo a ben 7 assedi, prima che i cattolici ebbero la meglio nel 1484.


Setenil de las Bodegas
- Setenil De Las Bodegas -


Ci fermiamo per mangiare qualcosa in piccolo bar con  terrazza e una bellissima vista sulla case costruite nella roccia.  Purtroppo Il tempo è tiranno,  lentamente  curiosando per le varie stradine facciamo ritorno al parcheggio per continuare il nostro viaggio in direzione di Siviglia. 



Siviglia - 



Siviglia è bellissima e la sua Plaza de Espana è semplicemente spettacolare, vale la pena prendere l'aereo solo per vederla. Credo di poter affermare che sia una delle più belle piazze del mondo.
Arrivati a Siviglia, trovato il nostro Hostal se pur stanchi  siamo subito usciti per esplorare e passeggiare lungo fiume Guadalquivir.
  



Siviglia questa  superba città andalusa dai mille colori, dal fascino arabeggiante e dall’allegria contagiosa, è uno di quei luoghi che “ti rimangono dentro”. La città si scopre perdendosi per le vie del centro storico, facendosi catturare dall’arancio, dal rosa e dal giallo fuoco dei palazzi, dai patii impreziositi da fontane e piante rigogliose, dai cortili ricchi di alberi di agrumi e dagli azulejos, le tipiche piastrelle in ceramica dalla superficie decorata e smaltata. Passeggiando lungo il fiume prima e attraverso le tante viuzze arriviamo davanti alla Cattedral  conosciuta  con il nome la Giralda.





Lo stile gotico svettante verso il cielo, il colore ambrato, le guglie, i decori che sembrano merletti si lasciano contemplare per svariati minuti su ciascuna delle quattro facciate orientate sui punti cardinali. Nella piazza, dove c’è anche l’ingresso, attendono pazientemente le carrozze tirate a lucido con i raggi delle ruote dipinti di un vivace giallo. 




Dopo la Cattedrale, Plaza de España è l’edificio più maestoso di Siviglia. La piazza consiste in un immenso semicerchio con un continuo susseguirsi di edifici lungo il perimetro, che presentano un lungo portico al piano terra, mentre al primo piano si affacciano con una serie di balconi su tutta la piazza. Da non perdere il balcone centrale, da cui la visuale sulla piazza è davvero molto suggestiva. 




La piazza si estende per ben 50.000 metri quadrati e vi sono due torri ad entrambe le estremità, che sono abbastanza alte da essere visibili da tutta la città; sono tra l’altro due dei principali simboli di Siviglia. Si accede alla piazza, attraversando uno dei quattro ponti che rappresentano i quattro antichi regni spagnoli: Castiglia, Aragona, Navarra e Leon. Vi è infatti un canale lungo oltre 500 metri, che segue la forma a semicerchio della piazza, che la divide dal resto del Parco. Al centro di Plaza de España vi è la fontana Vicente Traver, mentre sulle mura che circondano gli edifici si trovano una serie di nicchie, ognuna delle quali rappresenta una differente provincia della Spagna, con una panchina, lo stemma cittadino e una mappa. 




La tradizione è che i visitatori spagnoli scattino una foto ricordo in corrispondenza della nicchia rappresentate la provincia spagnola della loro origine.

                                                                         



Zahara de Los Atunes -





Lungo la costa de la Luz, a 170 km da Siviglia a 30 km da Tarifa, tra Barbate e le rovine Baelo Claudia, si trova Zahara de cos Atunes, una volta un villaggio di pescatorie oggi rinomata località turistica alla moda. 

                               



La sua famosa e incontaminata Playa de cos Alemanes è una spiaggia di sabbia bianca con acque cristalline lunga ben 12 km. Da qui si possono godere tramonti veramente meravigliosi.



                               







lunedì 19 settembre 2022

CRETA 2019

CRETA
Città Veneziane e storia millenaria della civiltà Minoica

Mia moglie Mary aspettava questo viaggio dai tempi dei suoi studi classici. Da allora ha sempre nutrito un sacro rispetto per la civiltà greca. Io stesso sono stato sempre innamorato della Grecia e delle sue innumerevole isole e della sua millenaria cultura Non si possono dimenticare i miti, i poemi e soprattutto quella lingua favolosa in cui si può trovare di tutto e di più, la radice di ogni nostra parola. Perché è così, noi veniamo da loro, dalla democrazia di Atene, dai teoremi di Pitagora e Talete, dalla filosofia di Socrate e Platone, anche lo sport è iniziato qui, gli dei hanno pensato veramente a  tutto.

- Cnosso -


La Civilta Minoica è il nome dato alla Cultura Cretese dell'età del bronzo sorta approssimativamente dal 2000 a.C. al 1450 aCChiamata minoica in riferimento al mitologico re cretese Minosse fu riscoperta tra il 1901 e il 1905, dall'archeologo britannico Arthur Evans. La vantaggiosa posizione geografica dell'isola favorì il sorgere della prima civiltà mediterranea e di un fiorente impero marittimo che dal Mare Egeo controllava una rete commerciale che raggiungeva l'Egitto, Libano, le regioni a nord del Mare Nero e l'Occidente tanto da esercitare una vera e propria talassocrazia
Nella mitologia Greca Minosse venne associato al labirinto, che Evans identificò con il sito di Cnosso. Forse con il termine di Minosse gli antichi cretesi indicavano tutti i sovrani dell'isola.  Nell'Odissea, composta secoli dopo la distruzione della civiltà minoica, 
Omero  chiama i nativi di Creta eteocretesi ("veri cretesi"), presumibilmente discendenti dei minoici.

Creta non è solamente l’isola più grande della Grecia, quasi come fosse una nazione a se. Creta un’isola complessa e che vive tutto sino in fondo.
Le spiagge di Creta sono tra le più belle e famose di tutta la Grecia, alcune conosciute in tutto il mondo, come ad esempio la spiaggia rosa  di Alafonissi. Altre sono difficile da raggiungere e per queste solitarie e bellissime come Balos.

CNOSSO.
A solo 5 km da Eraklion eccoci a Cnosso. Oggi Cnosso è il più importante sito archeologico dell'età del bronzo di Creta. Da solo vale il viaggio. La civiltà minoica di Creta raggiunse il suo splendore grazie ai rapporti economici e commerciali con la civiltà egizia. Verso il 1700 a.C. un cataclisma, forse un terremoto provocato dall'eruzione del vulcano dell'isola di Thera (l'odierna Santorini), distrusse tutti i palazzi dell'isola, incluso quello di Cnosso. Il palazzo venne ricostruito ancora più sontuoso, e ancora una volta privo di mura difensive, ma verso il 1450 a.C. Cnosso fu nuovamente devastata (si pensa ad un incendio furioso) e fu così che iniziò il declino.




E un sito carico di simboli e legato ad antichi miti della Grecia classica, come Minosse e il labirinto costruito da Dedalo, e quello di Teseo e del Minotauro. Minosse, re di Creta, aveva costruito questo labirinto per chiuderci dentro il Minotauro nato dall'unione di sua moglie con un toro. Questo essere mostruoso aveva la testa di toro e il corpo di uomo e sbranava ogni anno 7 fanciulli e 7 fanciulle. Il pasto veniva fornito dagli ateniesi, un tributo di sangue che Minosse aveva imposto dopo che Atene si era resa responsabile di aver ucciso il figlio di Minosse, Androgeo, ad opera del re Egeo. Fu subito una guerra lampo che Minosse vinse imponendo la consegna ogni nove anni di sette fanciulli e sette fanciulle da dare in pasto al Minotauro. Tale sacrificio cessò solo grazie all'intervento di Teseo che con l'aiuto di Arianna, riuscì ad uccidere il mostro.

Il NOSTRO ITINERARIO

  • HERACLION - KOLYMVARI Km 162
  • KOLYMVARI - BALOS BEACH Km 31
  • KOLYMVARI - ELAFONISI BEACH Km 51
  • KOLYMVARI - SAN NICOLO' Km 221
  • SAN NICOLO' - HERACLION Km 63

HERACLION - KOLYMVAR - BALOS BEACH - Dopo un giorno a Heraclion e dopo aver visitato Cnosso partiamo con la nostra auto (consegnatoci il giorno prima direttamente in hotel) alla volta di Kolymvari un piccol centro di pescatori. Il nostro hotel si trova direttamente sulla spiaggia ma che non sfruttiamo. Il motivo di questa scelta è per la vicinanaza alla spiaggia di Balos.

BALOS - Uno dei quei luoghi da non perdere assolutamente per chi visita Creta. Situata sulla punta di una penisola che si allunga nell'estremo nord-ovest dell'isola, Balos offre un colpo d'occhio straordinario: Spiaggia di sabbia bianca finissima, mare dalle sfumature surreali, natura selvaggia in un ambiente incontaminato. La sabbia assume, in alcuni punti, un colore quasi rosaceo, il mare è sempre calmo e limpido con fondale molto basso per decine di metri, una immensa lingua di sabbia collega la costa con l'isola di fronte. Per raggiungerla bisogna imboccare una strada tutta sterrata, in alcuni punti a strapiombo sul mare dove l'unica forma di vita sono delle simpatiche caprette che passeggiano non curanti delle pochissime auto. Senza indugiare e senza perdere la speranza ci addentriamo in questa terra isolata fino a quando non incontriamo una fila di auto parcheggiate con la strada che inevitabilmente si restinge impedendo il passaggio nel caso si incontrasse un'altra auto, con l'unica soluzione di fare retromarcia con il pericolo di finire nel burrone. Io rischio e proseguo con l'auto ma Mary gia presa dal panico rinuncia e si fa i suoi ultimi 500 m a piedi. Riesco ad arrivare fino a un grande spiazzo dove sono parcheggiate le altre auto. Da questa piazzetta prendiamo un piccolo ma visibile sentiero che pare andare proprio in direzione opposta del mare, ma con un pò di pazienza e voglia di camminare arriviamo difronte ad un vero spettacolo della natura: Il mare all'improvviso ci appare nella sua straordinaria bellezza. Il mare cristallino si tinge di mille azzurri diversi e la spiaggia chiara lo circonda quasi a chiuderlo in un lago. Un vero paradiso!

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ELAFONISI - Elafonisi secondo me è la spiaggia più bella di Creta. La sabbia bianca e le basse acque turchesi rendono la laguna un luogo incantevole, eccezionale al tramonto. è una laguna di una bellezza disarmante. In perfetto stile caraibico, Elafonissi ha sabbia bianca dalle sfumature rosa e acque cristalline di colore turchese del mare. Elafonissi si trova sulla costa sudoccidentale di Creta a 75 chilometri da Hania ed è raggiungibile in auto in un’ora e mezzo di viaggio: la strada si snoda tra le meravigliose gole delle Montagne bianche e un paesaggio mozzafiato.

AGIOS NIKOLAOS E L'ISOLA DI SPINALONGA - Agios Nikolaos è una delle località turistiche più famose di Creta e si trova nella parte orientale dell’isola nella provincia di Lassathi . La città vanta una fortezza veneziana che domina tutto il lato nord-occidentale del golfo di Mirabello, una chiesa bizantina risalente al 7° secolo d. C., che offre una vista mozzafiato sulla baia, il Museo archeologico e il Museo Etnografico.

SPINALONGA - Un'altro volto di Creta, un ammaliante isolotto all'estremità Est del suo "continente". Con una storia avvincente, dai Veneziani ai Turchi. Degradato a lebbrosario, oggi rivive. Anche grazie a Herzog, Mitterrand e Bono. Un'isola fantasma, una città fortezza abbandonata, vicoli a picco sul mare e secoli di storie che si rincorrono. In un angolo della parte orientale di Creta, nella baia che i veneziani - affascinati da un panorama mozzafiato - chiamarono Mirabello, c'è l'isoletta di Spinalonga, un concentrato di storia, arte e appassionanti vicende umane. Roccaforte fondata proprio dai veneziani nel 1579, poi espugnata dagli ottomani agli inizi del ‘700, riconvertita infine in lebbrosario dove confinare i malati dal 1903. E così oggi avventurandosi tra le strade strette e circolari circondate da mura e torrioni, alcuni ancora in piedi, altri ridotti a rovine, è possibile imbattersi nei resti di una moschea, di una chiesa ortodossa, di case, botteghe, scalinate, ma anche dell' ospedale dove venivano curati i lebbrosi fino al 1957. Qui da decenni non vive più nessuno, e a sera l'isola è un punto nero, che nasconde la vita che è passata per secoli lungo queste strade a picco sul mare. Werner Herzog, ne fece il set per il suo cortometraggio "Ultime parole", del 1968. che la fece conoscere a tutti gli altri, almeno in Grecia

Spinalonga

E' nel 16 esimo secolo che i veneziani ne fecero una delle più importanti fortezze del Mediterraneo: i lavori che avrebbero trasformato una piccola isola brulla in una città fortificata cominciano nel 1579, sul progetto dell'ingegnere Genese Bressani. Durante il dominio veneziano vivevano a Spinalonga cinque-seicento persone. Tutti gli abitanti dell'isola diventarono prigionieri dell'esercito ottomano quando questo la espugnò, nel 1715.

I turchi non distrussero, ma continuarono a costruire sulla base della cittadella già esistente. La popolazione aumentava: a fine 800, abitavano a Spinalonga più di mille persone. L'isola era diventata un importante nodo commerciale, piazzata com'era al centro del Mediterraneo. Dunque non solo soldati, ma negozi, botteghe artigiane, orti coltivati. Nascevano così le strette vie, su cui si cammina ancora oggi, dove si affacciano case da due piani, spesso con bottega e magazzino a piano terra.

Nel 1903 lo stato cretese (dopo la fine del dominio turco, l'unificazione con la Grecia fu decisa nel 1908 e solo cinque anni dopo i primi deputati cretesi vennero ammessi nel parlamento di Atene), scelse l'isola come sede per una grande colonia di malati di lebbra. I primi 250 pazienti arrivarono nel 1904. Dopo l'effettiva unificazione con la Grecia, il governo di Atene cominciò a inviare malati da tutta la nazione a Spinalonga, che diventò una vera e propria città di lebbrosi, dal momento che i confinati non vivevano in ospedale, ma erano sparsi per tutta l'isola, occuparono case e dovevano provvedere alla loro sussistenza. Nacquero amori, si celebrarono matrimoni, arrivarono figli. Ma Spinalonga divenne sinonimo di sofferenza..

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domenica 18 settembre 2022

CRETA 2022

NOSTRO ITINERARIO

IRAKLION - SITIA - VAI BEACH - IERAPETRA - MYRTOS
MATALA - PLAKIAS - PREVELI BEACH - ERAKLION

In questo nostro secondo viaggio a Creta siamo andati alla scoperta del sud. Creta è grande, esistono quindi aree sviluppate, coste turistiche e zone molto frequentate, ma Creta è anche impervia e molti luoghi sono rimasti periferici, selvaggi e tradizionali. Noi abbiamo cercato proprio quelli!Le grandi strade a Creta sono state realizzate solo al centro nord. Questo ha contribuito a preservare il selvaggio sud est che si raggiunge solo attraverso alcune vecchie mulattiere oggi asfaltate ma sempre larghe a sufficienza per fare passare due auto. Noi abbiamo vissuto il sud-ovest di Creta on the road: percorrendo le sue strade di montagna alla ricerca di spiagge uniche, esplorando i resti del suo epico passato e le cittadine caratteristiche. Questa vacanza ci è rimasta davvero nel cuore.

La spiaggia hippie di Matala


Questa località balneare è più nota e conosciuta per il suo passato hippie. Se si è un nostalgico degli anni ‘60 come me,, questo è il posto giusto. Ti basterà camminare nel centro del paese per accorgerti che il mondo intorno a te è cambiato: furgoncini della Volkswagen parcheggiati qua e là o disponibili in formato souvenir, colori, fiori e asfalto dipinto con immagini allegre. Girare di sera in questo piccolo centro è molto bello e rilassante. Ci sono diversi ristoranti tipici con vista sul mare in cui si sta davvero bene.

Preveli beach, dove il fiume incontra il mare

Preveli Beach

Prima di lasciare questa zona dell’isola, non potevamo rinunciare a vedere la spiaggia di Preveli, situata a sud-ovest di Creta. Anche in questo caso non è molto semplice arrivarci, ma lo spettacolo che troverai ne varrà la fatica. Preveli si può raggiungere tramite mare, con barche in partenza dai porti da Plakias e da Agia Galini oppure in macchina. Noi ci siamo avventurati con la nostra auto. Il parcheggio è a pagamento (circa 2 euro). Qui c’è un piccolo chiosco che vende qualche panino e bottigliette d’acqua. Comunque in spiaggia c'è un piccolo ristorante. Unma volta posteggiata l'auto, inizia l’avventura fatta di circa 500 gradini, una passeggiata piacevole all’andata visto che è in discesa…un po’ meno nella risalita. La vista è a dir poco meravigliosa: il mare immenso davanti a te, la spiaggia bianca e il fiume con il palmeto alle spalle. Preveli è una spiaggia libera e non attrezzata, perciò è consigliabile arrivare presto sia perché la troverai meno affollata sia per accaparrarti un fazzoletto d’ombra.
Alla scoperta di Vai Beach
La Bellissima Vai Beach

Considerata una delle spiagge più belle e pittoresche di Creta e persino del mondo, la Spiaggia di Vai, conosciuta anche come Finikodasos è semplicemente sorprendente. La maggiore attrazione di questa destinazione è la più grande foresta di palme d'Europa, che cresce naturalmente fino alla spiaggia. Con circa 6000 alberi, questa meraviglia naturale aumenta notevolmente il fascino della spiaggia di sabbia, offrendo una bella zona per passeggiare all'ombra. La spiaggia di Vai si trova su una penisola remota e scarsamente popolata nel nord-est di Creta. Premiata con la Bandiera Blu per la sua incredibile posizione e la sua sabbia perfetta, la Spiaggia delle Palme di Vai è una delle destinazioni più affascinanti di Creta. La spiaggia di Vai si trova nella parte settentrionale della costa orientale di Creta, in una parte remota dell'isola. La spiaggia è abbastanza lontana da qualsiasi insediamento umano, e questo aumenta il suo fascino e l'atmosfera pittoresca. La città di Sitia si trova a circa 24 km a ovest, mentre il villaggio di Palekastro si trova a circa 8 km a sud. Ci sono un sacco di cose incredibili da provare lungo la strada e soprattutto nella zona intorno a Vai Palm Beach. Puoi scegliere di rimanere in uno dei villaggi più a sud, oppure visitare Vai Beach e altri luoghi remoti ogni giorno, come abbiamo fatto noi.
Come dicevo la spiaggia di Vai è una delle più belle spiagge di Creta e del Mediterraneo; si è guadagnata la propria fama diversi decenni fa, quando fu scoperta e divenne la destinazione preferita della comunità hippie. Ma ben presto divenne sovraffollata e piena di spazzatura, così la zona divenne area naturale protetta. In breve tempo fu ripulita e organizzata come una superba spiaggia sostenuta dalla più grande foresta di palme d'Europa, che parte proprio dal bordo della spiaggia di sabbia. Una delle teorie vuole che siano stati i pirati a portare qui le palme da dattero che poi si sono sviluppate durante i secoli, ma i dati scientifici ci dicono che è una specie endemica.

A pochi passi a nord della spiaggia di Vai si trova la spiaggia di Itanos, con le rovine dell'antica città di Itanos situata nelle vicinanze. Itanos era una delle città più sviluppate e potenti dell'antica Creta, con una sua moneta, e dominava la regione orientale di Creta. Era anche un crocevia commerciale, essendo famosa per la sua tintura di porpora Tyrian prodotta nell'isola Koufonisi. Oggi si può ancora vedere un po' del suo antico splendore nel numero di rovine presenti ovunque nella zona, compresi antichi templi e chiese paleocristiane, tra gli altri. Itanos offre anche di splendide spiagge in tre piccole baie accanto alle rovine; se si desidera un'esperienza unica, alcune delle rovine continuano sott'acqua e possono essere ammirate facendo snorkeling.

Affacciato sulla superba spiaggia di Vai, c'è un bellissimo ristorante. Offre una deliziosa cucina tradizionale, tra cui una varietà di frutti di mare e specialità di agnello. Un posto veramente fantastico.




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