Il Fascino Magico di Gerusalemme
Antica Gerusalemme
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Una delle domande molto frequenti che ci veniva posta era: "ma adesso andare in Israele non è pericoloso?" Un pò di timori li avevamo anche noi ma nella realtà nessuno tocca il turista. Il contrasto riguarda il popolo ebreo con quello arabo, per loro un attentato è quello che da noi definiamo omicidio volontario premeditato, pertanto l’omicida ha uno scopo ben preciso e, a meno che non si verifichi una coincidenza fatale, NON verrà mai colpito un turista di proposito. Pertanto abbiamo potuto assaporare appieno la nostra vacanza.
E’ bella da impazzire, Gerusalemme, ed è una città misteriosa, magica, l’unico luogo al mondo che riesce a esprimere contemporaneamente sacralità, durezza e spiritualità. Ovunque nella Città vecchia si avvertono profonde emozioni e vibranti sensazioni perché qui, in uno spazio esiguo, convivono fedi religiose e popolazioni diverse - armeni, cristiani, musulmani ed ebrei – passato e presente, storia e cultura. La prima sensazione, entrati a
Gerusalemme, è di trovarsi in una terra di secolari accadimenti sacri alle tre religioni monoteiste: nei suq, sparsi lungo tutta la città, i berretti neri degli ebrei osservanti e i colbacchi degli ortodossi si mescolano ai veli delle donne arabe e ai caftani colorati in un incrocio di volti segnati e forti, avvolti da un acre odore e da un intenso profumo di essenze. Lungo le stradine del centro ci si imbatte in religiosi armeni, frati francescani e monaci etiopi che sbucano dai portoni dei palazzi color miele; in lontananza si avvertono le preghiere del muezzin e degli ebrei e il suono dei campanili.
E’ bella da impazzire, Gerusalemme, ed è una città misteriosa, magica, l’unico luogo al mondo che riesce a esprimere contemporaneamente sacralità, durezza e spiritualità. Ovunque nella Città vecchia si avvertono profonde emozioni e vibranti sensazioni perché qui, in uno spazio esiguo, convivono fedi religiose e popolazioni diverse - armeni, cristiani, musulmani ed ebrei – passato e presente, storia e cultura. La prima sensazione, entrati a
Gerusalemme, è di trovarsi in una terra di secolari accadimenti sacri alle tre religioni monoteiste: nei suq, sparsi lungo tutta la città, i berretti neri degli ebrei osservanti e i colbacchi degli ortodossi si mescolano ai veli delle donne arabe e ai caftani colorati in un incrocio di volti segnati e forti, avvolti da un acre odore e da un intenso profumo di essenze. Lungo le stradine del centro ci si imbatte in religiosi armeni, frati francescani e monaci etiopi che sbucano dai portoni dei palazzi color miele; in lontananza si avvertono le preghiere del muezzin e degli ebrei e il suono dei campanili.
Qui ogni casa, ogni via, ogni pietra racconta la sua storia a chi sa ascoltarla. Se Tel Aviv, l’altra grande città sul Mediterraneo, è giovane, moderna, divertente, piena di ristoranti all’aperto e discoteche, locali sul lungomare e gallerie d’arte, Gerusalemme è il suo esatto contrario: tutto è pervaso di pace, meditazione, evocazione e bellezza, nonostante lo scompiglio storico di cui è vittima da tanto, troppo tempo
Abbiamo girato tutta la città senza avere alcuna sensazione di pericolo, sia all’interno delle mura della città vecchia, sia nelle zone del centro moderno e quelle periferiche. Naturalmente la situazione è estremamente delicata e potrebbe cambiare di giorno in giorno, il rischio attentati è sempre piuttosto alto (poche settimane prima del nostro arrivo era esplosa una bomba presso una stazione autobus). Le strade di accesso alla città, provenendo dal Mar Morto o dall’aeroporto di Tel Aviv, sono molto scorrevoli e non abbiamo avuto controlli nemmeno ai posti di blocco.
Monte del Tempio
Simbolo di Gerusalemme e della sua storia, il punto in cui sorge la moschea più scenografica della città è stato per secoli il luogo che ha separato, e continua ancor oggi a separare, le fedi religiose. Non sempre accessibile, la Spianata delle Moschee ha un fascino senza uguali, dominata dalla cupola dorata del Monte del Tempio, dalle pareti celesti riccamente decorate con iscrizioni del corano e spazi esterni immensi di un candido abbagliante. La moschea sorge sul punto ritenuto sacro sia per i musulmani, che lo ritengono il luogo in cui Maometto sarebbe asceso al cielo, sia per gli ebraici.
Di fronte alla Cupola della Roccia si trova il Sabil Qait Bey, che si ritiene essere il luogo in cui si trovava il Sancta Sanctorum del tempio ebraico. L’accesso alla Spianata è consentito (per i non musulmani) esclusivamente dalla porta Bab al-Magharida, con accesso dalla rampa sorvegliata nella piazza del Muro del Pianto, dopo aver superato i metal detector.
Muro del Pianto.
Può essere un semplice muro uno dei simboli religiosi più toccanti, controversi ed odiati del pianeta? Toccante per via della fede unita ad un particolare folclore che si può respirare in ogni momento, controverso per la sua storia nei secoli, fatta di prepotenze, guerre, esili e distruzioni, odiato per i contrasti, oggi vivi più che mai, con il popolo e la religione musulmana. Una visita al Muro del Pianto è uno di quei momenti che qualsiasi viaggiatore sogna, un punto di arrivo e di ripartenza, un luogo in cui è possibile vivere in pochi attimi sensazioni uniche ed irripetibili.
Quell’atmosfera di magia, coinvolgente ed inimitabile, che puoi vivere solo in determinati luoghi; il Muro non delude le aspettative e rimane uno di quei posti dal quale non te ne andresti mai, perché in ogni momento cambia qualcosa: un gesto, un personaggio bizzarro, un momento di preghiera: questo muro vive, si anima, respira, piange, e sono momenti che si ripetono da 2000 anni.
Basilica del Santo Sepolcro -
Esiste un luogo religioso più sacro ed importante per la fede cristiana? Difficile immaginarlo! La basilica è austera ed imponente, l’interno è una specie di labirinto che necessiterebbe di una guida per comprenderne a pieno il significato. L’ingresso alla basilica non prevede code, ma una lunga fila può formarsi all’interno, per accedere alla Cappella del Santo Sepolcro. Tra i momenti più toccanti, i fedeli che pregano la lastra sulla quale è stato deposto Gesù ed il punto esatto dove è stata piantata la croce.
Monte degli Ulivi -
Oltre ad offrire i migliori scorci panoramici sull’intera città di Gerusalemme, sul Monte degli Ulivi è possibile visitare alcuni luoghi sacri di notevole importanza. Il consiglio è di raggiungere la sommità in taxi (o bus n. 75) e scendere a piedi. Partendo dalla sommità del Monte degli Ulivi, il primo luogo sacro che si può visitare è la suggestiva chiesa del Pater Noster, edificata nel luogo in cui Gesù insegnò la preghiera per eccellenza. Sparsi tra i giardini, il chiostro e la chiesa, si possono ammirare oltre un centinaio di pannelli che riportano la preghiera nelle diverse lingue e dialetti del mondo. I più singolari sono quelli scritti in lingua maja, dialetto piemontese e romagnolo.
Monte Zion -
piccola altura immediatamente all’esterno della città vecchia, raccoglie alcune delle più antiche testimonianza della Città Santa e rappresenta un luogo santo per ben 3 religioni: cristiana, ebraica e musulmana. I cristiani vengono a pregare presso la cripta del l’Abbazia della Dormizione, dove Maria cadde nel sonno eterno e di può contemplare una statua in pietra della Madonna sul letto di morte. Adiacente si trova uno dei luoghi più importanti per la religione ebraica: la Tomba di Re David. Il Monte Zion è famoso anche in quanto si ritiene che qui abbia avuto luogo l’Ultima Cena, ed il Cenacolo è il quarto luogo più venerato dai Cristiani. Oggi il Cenacolo è ospitato in una basilica, che durante il periodo di dominazione turca divenne una moschea.
Torre di Davide - Il museo della torre di Davide si trova all’ingresso della città vecchia, nelle vicinanze della Porta di Giaffa, e rappresenta uno degli edifici meglio conservati dell’antica Gerusalemme e ripercorre la storia della città. L’edificio ha subito le varie dominazioni che si sono susseguite a Gerusalemme. L’edificio comprendela Cittadella dei Crociati,la Torre di Erode ed il minareto della Torre di David. Un percorso guidato permette di visitare facilmente il complesso, tra punti spettacolari panoramici ed esposizioni che ripercorrono la travagliata storia della Città Santa. In particolare, la vista che si può godere dalla Torre di Erode, spazia su tutta la città vecchia e nuova, con la Cupola della Roccia che rappresenta un costante punto di riferimento.
Il Quartiere Ebraico è senza dubbio quello più ordinato della città vecchia di Gerusalemme, caratterizzato da edifici in pietra massiccia e strade dall’aspetto medievale. Un lungo tratto è percorso dall’antico Cardo, la via principale dell’epoca romana, oggi in restauro e che conduce al souk. L’attrattiva principale del quartiere sono le sinagoghe, tra le più famose si segnalano la
sinagoga Hurva e la Ben Zakai. Purtroppo gli orari di accesso, tra chiusure e orari di preghiera, sono piuttosto variabili. Oltre alle Sinagoghe si possono visitare interessanti musei, quali l’Old Yishuv, che illustra il periodo di dominazione ottomano ela Torre degli Israeliti.
sinagoga Hurva e la Ben Zakai. Purtroppo gli orari di accesso, tra chiusure e orari di preghiera, sono piuttosto variabili. Oltre alle Sinagoghe si possono visitare interessanti musei, quali l’Old Yishuv, che illustra il periodo di dominazione ottomano ela Torre degli Israeliti.
Il Quartiere Cristiano,
inserito nelle mura della città vecchia di Gerusalemme, si sviluppa attorno alla Basilica del Santo Sepolcro. Le sue vie sono percorse dall’ultimo tratto della Via Crucis e sorge dove un tempo era localizzato il luogo del Calvario. A differenza del quartiere arabo, le strade sono più ordinate e curate, con numerose vie coperte nelle quali si trovano un’infinità di negozi di souvenir che appare come un vero e proprio bazar, con bancarelle che spaziano dalle icone religiose, alle classiche magliette ricordo, fino ad un tratto coperto specializzato nella vendita di prodotti alimentari, compreso il mercato dei macellai. L’ultimo tratto della via Dolorosa è percorso da suggestivi gruppi in pellegrinaggio verso il Santo Sepolcro, dove l’atmosfera profana che si respira tra le strade scompare improvvisamente, per diventare uno dei luoghi più toccanti in assoluto.
Il Quartiere Arabo,
situato all’interno delle mura della città vecchia, è un mix tra profumi mediorientali, caos e folclore tipico dei paesi arabi. Si accede al quartiere oltrepassando la storica Porta di Damasco e subito ci si trova coinvolti nella tipica atmosfera del quartiere, con venditori di ogni sorta di merce, dalla frutta, al pane appena sfornato, tessuti e cianfrusaglie.
L’aspetto più strano resta il fatto che qui, al centro del quartiere tra moschee, sacro e profano, inizia la famosa Via Dolorosa, con le stazioni della Via Crucis percorsa da Gesù che termina nel quartiere cristiano, alla Basilica del Santo Sepolcro. Sempre all’interno del quartiere musulmano si trova il simbolo per eccellenza della religione ebraica: il Muro del Pianto. Oltre al colorato souk, nel quartiere si trovala Chiesa di Sant’Anna ed il Monastero Ecce Homo, in un continuo susseguirsi di simboli della religione cristiana, ebraica e musulmana.
situato all’interno delle mura della città vecchia, è un mix tra profumi mediorientali, caos e folclore tipico dei paesi arabi. Si accede al quartiere oltrepassando la storica Porta di Damasco e subito ci si trova coinvolti nella tipica atmosfera del quartiere, con venditori di ogni sorta di merce, dalla frutta, al pane appena sfornato, tessuti e cianfrusaglie.
L’aspetto più strano resta il fatto che qui, al centro del quartiere tra moschee, sacro e profano, inizia la famosa Via Dolorosa, con le stazioni della Via Crucis percorsa da Gesù che termina nel quartiere cristiano, alla Basilica del Santo Sepolcro. Sempre all’interno del quartiere musulmano si trova il simbolo per eccellenza della religione ebraica: il Muro del Pianto. Oltre al colorato souk, nel quartiere si trovala Chiesa di Sant’Anna ed il Monastero Ecce Homo, in un continuo susseguirsi di simboli della religione cristiana, ebraica e musulmana.
Quartiere moderno.
Una passeggiata per il centro della città moderna di Gerusalemme resta un momento piacevole, in particolare la sera quando il viale principale, ricco di negozi eleganti e costosi, viene illuminato in modo caratteristico.
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