lunedì 16 ottobre 2017

GIORDANIA - Wadi Rum


- Dogana  Isaele - Giordania -



WADI RUM
Usciti dalla dogana, ci siamo diretti verso la fantastica zona dello Wadi Hisma (RUN) o 
meglio conosciuta come Hisma Valley (Valle della Luna), un vasto territorio

caratterizzato da imponenti e suggestive formazioni rocciose color ocra che emergono dalla
sabbia dorata. Mentre la jeep si addentrava in quel mare di sabbia e si fermava poi accanto a quelle
cattedrali di roccia, ci sentivamo pervasi da una gioia mista ad emozione... ...provavamo una gratitudine effervescente
per tutto quello che ci circondava, perché potevamo camminare sulla sabbia, sui sassi dei costoni, potevamo guardarci  intorno in

quella infinita distesa che ci  circondava, tra quella miriade di formazioni rocciose da capogiro. Ne avevamo visti di deserti, di dune, forse anche luoghi più pittoreschi, ma qui era un’altra cosa perché ci sembrava che la natura stessa ci sussurrasse un messaggio.. l’emozione è un dono… sentivamo  il piacere di esistere e proprio questa sensazione di esistere e di poter vedere diventava ad ogni passo più viva ed intensa, tanto che camminavamo quasi sfiorando il terreno per non rompere l’incanto di quei momenti. Attorno a noi le rocce avevano le forme più strane, intravedevamo un nave

pronta per salpare, figure di animali mostruosi, una sequenza di donne velate, ci sovrastavano perché potevamo immaginare di tutto, ci trovavamo in una Angkor che l’uomo non aveva mai costruito, tra palazzi naturali, cesellati che emozionavano e nello stesso tempo suscitavano rispetto ed ammirazione. 
Quale architetto anche tra i più valenti sarebbe riuscito ad ideare simili meraviglie?  Dapprima questo paradiso naturale 
di rocce e sabbia aveva una colorazione rosata, rassicurante, poi man mano il giorno avanzava verso il crepuscolo, i faraglioni di roccia diventavano di un colore bruno, più intenso e l’atmosfera surreale acquistava un aspetto di “bellezza tenebrosa” giocavamo con le nostre ombre che si proiettava sulle pareti rocciose. 

Poi dopo aver goduto del tramonto  con la nostra jeep abbiamo ripercorso l’uadi e salendo e scendendo sulle dune di sabbia, tremando di eccitazione se la discesa era troppo ripida, abbiamo ripreso la via del ritorno. 

La sera poi, nell’accampamento cenando e festeggiando intorno a un fuoco in  compagnia  dei beduini che ballavano cantavano e fumavano  il nerghilé, si viveva un momento 
magico di fraterna comunicazione.



Eravamo liberi sotto un cielo stellato...quante stelle! E chi li ricordava più.  con le sole nostre voci che riempivano il silenzio della natura.. liberi di essere e di
sognare quello che volevamo. Una magia.







                       
                                                          Wadi Rum















Lasciamo Wadi Rum e ci dirigiamo verso quello che si rivelerà una vera magia...




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