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"Nel cielo sei una stella
/ che non brilla / sul mare sei sabbia / asciutta . / Dispersa nel mondo /
scogli e mare. / Terra povera, colma d'amore / dove ci sono la morna e la
coladeira. / Terra dolce piena d'amore / dove ci sono il batuco ed il funanà .
/ Che nostalgia / una nostalgia infinita, / mio piccolo paese quanto ti amo /
quanto ti amo."
Questo cantava la bravissima Cesaria EVORA Cantante capoverdiano di
Mindelo Isola di Sao Vicente.
Era da un po di anni che pensavo di visitare le Isole di
Capo Verde. Ero incuriosito e attratto da questo nome “ Capo Verde” . Queste
piccole isole situate all’argo
dell’Oceano Atlantico che sembravano
tanti granellini di sabbia. Dieci piccole gemme
incastonate in un azzurro senza respiro, perse tra cielo e mare senza confini
all'orizzonte. Come sempre il mese dei miei viaggi è Gennaio quando sento
veramente il bisogno di partire, di fuggire e andare alla ricerca di posti
nuovi, di scoprire culture diverse, di ricaricare l’anima di nuove emozioni.
L’Isola di Sal è l’entrata principale di questo arcipelago che è quella dotato
dell’aeroporto internazionale. Un’isola piatta e desertica con pochissimi
alberi e un mare straordinariamente azzurro.
Già al primo impatto notiamo subito l’armonia e la dolcezza della gente che ci riempie di sorrisi e di saluti. Prima Isola Sal che ospita l’aeroporto Internazionale di Copa Verde. Gia dall’aereo l’isola appare come una tavala completamente piatta e desertica. Come sempre aiutati da un taxista troviamo ospitalità in un piccolo albergo, situato nella località di Santa Maria, proprio di fronte alla spiaggia dove si trova il pontile sul quale ogni mattina si può assistere allo spettacolo della pesca capoverdiana e alla sera ammirare tramonti mozzafiato. Lasciati i bagagli e dopo aver fatto una doccia rinfrescante partiamo alla scoperta di questo piccolo villaggio.
Al mercato siamo contattati da un ragazzo che ci propone il tour di Sal. Naturalmente il primo prezzo che ci propone è tantissimo ma Lias (il nome del ragazzo) non ha fatto i conti con il sottoscritto, subito gli rispondo che non ho intenzione ne oggi ne domani di fare nessun giro, (naturalmente il mio rifiuto era solo una tattica per iniziare una vera e propria contrattazione) in fatti Lias inizia a elencarmi tutti i posti che ci avrebbe fatto vedere che per noi avrebbe fatto un prezzo speciale. Io continuo a dirgli che magari quando ritorno a Sal possiamo organizzarci per il tour. Elias naturalmente non molla l’osso e continua a insistere che avrebbe ulteriormente abbassato il prezzo. Arrivati al prezzo che secondo me poteva valere la pena gli rispondo ok per il tour ma Domani e non oggi visto l’orario. Ci accordiamo con una stretta di mano e ci diamo appuntamento per il giorno dopo con partenza alle nove.
Prima tappa la cittadina di Espargos, da qui raggiungiamo le piscine naturali di Regona e Buracona dove ci divertiamo a tuffarci insieme ad un gruppo di ragazzi e ragazze capoverdiani, nelle azzurrissime piscine tra le rocce.
Già al primo impatto notiamo subito l’armonia e la dolcezza della gente che ci riempie di sorrisi e di saluti. Prima Isola Sal che ospita l’aeroporto Internazionale di Copa Verde. Gia dall’aereo l’isola appare come una tavala completamente piatta e desertica. Come sempre aiutati da un taxista troviamo ospitalità in un piccolo albergo, situato nella località di Santa Maria, proprio di fronte alla spiaggia dove si trova il pontile sul quale ogni mattina si può assistere allo spettacolo della pesca capoverdiana e alla sera ammirare tramonti mozzafiato. Lasciati i bagagli e dopo aver fatto una doccia rinfrescante partiamo alla scoperta di questo piccolo villaggio.
Al mercato siamo contattati da un ragazzo che ci propone il tour di Sal. Naturalmente il primo prezzo che ci propone è tantissimo ma Lias (il nome del ragazzo) non ha fatto i conti con il sottoscritto, subito gli rispondo che non ho intenzione ne oggi ne domani di fare nessun giro, (naturalmente il mio rifiuto era solo una tattica per iniziare una vera e propria contrattazione) in fatti Lias inizia a elencarmi tutti i posti che ci avrebbe fatto vedere che per noi avrebbe fatto un prezzo speciale. Io continuo a dirgli che magari quando ritorno a Sal possiamo organizzarci per il tour. Elias naturalmente non molla l’osso e continua a insistere che avrebbe ulteriormente abbassato il prezzo. Arrivati al prezzo che secondo me poteva valere la pena gli rispondo ok per il tour ma Domani e non oggi visto l’orario. Ci accordiamo con una stretta di mano e ci diamo appuntamento per il giorno dopo con partenza alle nove.
Prima tappa la cittadina di Espargos, da qui raggiungiamo le piscine naturali di Regona e Buracona dove ci divertiamo a tuffarci insieme ad un gruppo di ragazzi e ragazze capoverdiani, nelle azzurrissime piscine tra le rocce.
Ci spostiamo poi nella parte nord dell'isola dove è possibile vedere i "miraggi" fino a raggiungere la Baia degli squali dove ci addentriamo in una passeggiata nella acque basse della laguna popolata da tantissime stelle marine e lumache di mare. Raggiungiamo infine Pedra de Lume con lo spettacolo delle saline dove ci concediamo l'ultimo ed il più particolare bagno della giornata galleggiando sull’acqua. Trascorriamo il secondo giorno esplorando la cittadina di Santa Maria, la meravigliosa spiaggia di fronte al nostro hotel e gustandoci lo spettacolo del mercato del pesce che avviene ogni mattina sul pontile verso le 11 con vista di scene particolarissime e coloratissime. Al pomeriggio partenza per l’isola di Santiago.
Arrivati a Praia (capitale) cerchiamo un
hostal, ne troviamo uno situato proprio
sulla piazza principale. Ci fermiamo in questa città 3 giorni e ne
approfittiamo per visitare le belle spiagge intorno a Praia e la Cidade Velh dichiarata Patrimonio Unesco. Da
qui ripartivano dopo una sosta le navi
carichi di schiavi proveniente dal continente Africano e diretto in nord
America. Tramite un’agenzia organizziamo un giro che ci permette di attraversare
tutta l’isola da sud fino a Tarrafal all’estremo nord dell’isola. Tarrafal è
una bellissima cittadina con una bellissima spiaggia ornata di palme. Qui
visitiamo anche il carcere dove i Portoghesi rinchiudevano i prigionieri
politici durante la dittatura. Questo tour ci ha permesso di ammirare
bellissimi paesaggi e piccoli villagi.
Terza Isola del nostro viaggio e Sao
Vicente, atterriamo all’eroporto di San Pedro e da li con un taxi a Sao
Vicente presso un hostal nel centro
della cittadina. Il caldo invita a fare un bagno:
guardando dalla finestra si scorge il mare, scendiamo e ci dirigiamo verso la
spiaggia cittadina Laghigna. Grande, bianchissima con l'acqua turchese. Una
bella scenografia perché attorniata da rilievi. Unico neo: alle spalle un
insieme di palazzoni e l'inizio della zona industriale con l'aggiunta del
depuratore che rovina un po la visione. Nella cittadina ci sono molti mercatini
da visitare sia di verdura che di pesce, oltre agli innumerevoli localini dove
ascoltare musica tipica di Capo Verde. Ci sono diverse escursioni da fare, una
di questa e la Baia de Gatas
, una maestosa e fantastica spiaggia con colori che vanno dalla sabbia
nera vulcanica allo sfondo bianco delle dune di sabbia che arrivano dal Sahara.
Qui ogni anno si può assistere a un
famoso festival musicale.. Altro villaggio da visitare assolutamente e che merita è San
Pedro vicino all’aeroporto, un piccolo
villaggio dimora di pescatori con coloratissime barche e con una spiaggia
fantastica.
Nostra ultima isola è
quella di Santo Antao, la piú estrema e la seconda più grande
dell'arcipelago. Ci imbarchiamo su un traghetto, dopo circa un’ora di viaggio
si arriva in questa meravigliosa isola, secondo me la più bella e la più
selvaggia anche perché non è molto conosciuta.
I turisti preferiscono le spiagge di Boa Vista o Sal, ma credetemi: chi
è appassionato di natura, cultura e storia qui ha ragion di esserci. Per
visitarla tutta ci vorrà almeno un mese.
Il modo migliore per me rimane sempre il Trekking. Ma per chi ha poco tempo e poco allenamento conviene di fare alcuni tragitti con gli innumerevoli Aluguers (simpatici e utilissimi pulmini di trasporto collettivo). Pochi escudo e ti gusti anche paesaggi mozzafiato. Una bellissima escursione è quella di andare con il pulmino fino Cruzinha. Da qui inizia un itinerario mozzafiato, non solo per i sali e scendi, ma per gli scorci della costa a volte falesie, a volte insenature, canyon a volte piattaforme di lava millenaria. Il percorso è quasi tutto lastricato come del resto tutti i sentieri. Quindi è accessibile a tutti a patto di un buon allenamento e voglia di camminare.
Il modo migliore per me rimane sempre il Trekking. Ma per chi ha poco tempo e poco allenamento conviene di fare alcuni tragitti con gli innumerevoli Aluguers (simpatici e utilissimi pulmini di trasporto collettivo). Pochi escudo e ti gusti anche paesaggi mozzafiato. Una bellissima escursione è quella di andare con il pulmino fino Cruzinha. Da qui inizia un itinerario mozzafiato, non solo per i sali e scendi, ma per gli scorci della costa a volte falesie, a volte insenature, canyon a volte piattaforme di lava millenaria. Il percorso è quasi tutto lastricato come del resto tutti i sentieri. Quindi è accessibile a tutti a patto di un buon allenamento e voglia di camminare.
Nei pochi villaggi che si incontrano ci si può ristorare e mangiare qualcosa. Se c'è una cosa che non manca da queste parti é il bar. Altro luogo è la valle di Paul. Per arrivarci si ammirare veramente una meraviglia della natura : un ripetersi di terrazzamenti, valli e contro-valli
dalle miriadi tonalità di verde, roccioni multiforme e pinnacoli, e qualche piccolo villaggio montano in cui ci si fermerà per una breve sosta. Ripeto: qualunque parola in più non sarà mai sufficiente per illustrare questo posto.
Ci fermiamo in quest’isola 4 giorni, per poi ritornare a Sao Vicente dove ci fermiamo ancora tre giorni per rilassarci sulla spiaggia, gironzolare fra i tanti mercatini e la sera cenare accompagnato dalla bellissima voce di Cesaria Evora che qui a nata e vissuta.
Ritorniamo all’isola di Sal per poi rientrare a casa con la certezza che anche questo viaggio mi ha regalato tantissime emozioni.
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