Sulawesi
Sulawesi! Perché
il Sulawesi? Sicuramenti i miei 40 giorni in questa parte di mondo dovevo
viverli il più intensamente possibile e poi quella strana forma come si fa non
essere sedotti, il nome stesso ti fa pensare e sognare. Provate a leggere questo nome a voce alta e già
sarete catturati dal fascino di quei luoghi, avrete subito la percezione che
sono luoghi distanti ( già è distante
l’Indonesia), diversi, soavi e
interessanti che accendono la fantasia. Poi la sua conformazione derivante da Quattro lunghe
penisole che sembrano dita o tentacoli.
La nostra idea originale era di andare prima a Bali e
poi da li in Sulawesi, ma ci
chiediamo perchè non andare prima a Sulawesi e poi a Bali? In fondo la cosa
bella del viaggiare in libertà è anche poter combiare programma all’ultimo momento. Ci
rechiamo presso un’agenzia per acquistare il volo per Makassar, ma! Sorpresa,
non ci sono voli da Yogyakarta per Makassar ( adesso non so se le cose sono
cambiate, sicuramente si. Io mi riferisco al 1989/90). Cosa fare ? semplicemente
acquistare subito un volo prima per Bali in e un’altro in coincidenza con
Makassar, detto fatto. Il volo è per il giorno dopo alle ore 8,00 per Bali e da
li per Sulawesi.
Cerchiamo un posto per dormire e con l’immancabile aiuto di un taxista troviamo una piccola Guesthouse. Ad un primo sguardo Makassar sembra solo una città smisurata disordinata e fuori controllo, ma soffermandosi ad osservare un pò più a lungo è possibile coglierne anche degli aspetti positivi: qui si mangia il miglior pesce dell'arcipelago, la vita notturna è assai animata e il lungomare regala tramonti fantastici.
Cerchiamo un posto per dormire e con l’immancabile aiuto di un taxista troviamo una piccola Guesthouse. Ad un primo sguardo Makassar sembra solo una città smisurata disordinata e fuori controllo, ma soffermandosi ad osservare un pò più a lungo è possibile coglierne anche degli aspetti positivi: qui si mangia il miglior pesce dell'arcipelago, la vita notturna è assai animata e il lungomare regala tramonti fantastici.
Ci dirigiamo alla
scoperta della città e precisamente al porto che è posto nel centro della
città. L’Indonesia è stata per anni una colonia Olandese e utilizzarono il porto di Makassar per
controllare gran parte delle merci che transitavano via mare tra l'Indonesia
orientale e l'Indonesia occidentale. Le strade intorno
al porto sono animate e piene di
attività e da una moltitudine di bancarelle: decidiamo di fermarci qui per il
pranzo ci fermiamo in un ristorante
dall'aspetto poco rassicurante, ma in cui mangiamo divinamente una quantità
smisurata di pesce preparato al momento. Finito il pranzo prendiamo un becak
(una sorta di triciclo adattato a risciò) e raggiungiamo il centro storico di
Makassar. Qui, a testimonianza del periodo di occupazione olandese, sorge
l'imponente Fort Rotterdam qui si può ritrovare un piccolo scorcio dell'antica
Amsterdam. Il forte rimane una delle opere architettoniche olandesi meglio
conservate di tutta l'Indonesia.
Uno dei motivi
che ci ha spinto fin qui è stato quello di visitare la zona centrale di
Sulawesi. Cerchiamo una guida e diamo appuntamento per le ore 5:30 della mattina successiva in modo da
raggiungere la nostra destinazione nel primo pomeriggio. Il viaggio è lungo e
sono circa 320 km per raggiungere Tana Toraja. Il paesaggio che incontriamo è caratterizzato da pianure
coltivato a riso. Piano piano la strada lascia e si allontana dalla costa e
incomincia a salire, dapprima dolce colline lussureggiante me subito dopo la
strada si inerpica su per la montagna fino al raggiungimento di un passo
montano Puncak Lakawan. Da qui si ammira
“L’erotica Montagna” così chiamata perché assomiglia al ventre di una donna. Dopo
una breve sosta riprendiamo il viaggio tra valli e monti fino a raggiungere la
regione il capoluogo di Tana Toraja e precisamente Makale.
Questa regione è veramente speciale, unica ricca di cultura. Questa regione è un vero e proprio mondo a se e le tompe rupestre, le tompe pensili, i tau tau ( tavole di legno che raffigurano i defunti) e i sacrifici dei bufali che rappresentano da un lato un rito molto coinvolgente ma dall’altra un vero e proprio crudele massacro di questi poveri animali usati e sacrificati in omaggio ai defunti. Vengono sacrificato fino a trenta bufali come dicevo un vero e proprio massacro che ti lascia davvero inorridito. Ma perché tutto questo?
Sull’Isola du Sulawesi i funerali dell’etnia Toraja sono una cerimonia molto complessa e spesso occorre un lungo periodo di preparazione. Le famiglie più ricche e potenti si possono permettere delle cerimonie santuose che spesso durano alcuni giorni. Per ospitare i funerali spesso vengono usate delle grande aree verde. Il funerale spesso non viene svolto nei giorni successivi alla morte ma a volte bisogna attendere mesi e anche anni: questo è dovuto all’enorme costo che deve sostenere la famiglia del defunto.
Durante la cerimonia la tradizione vuole che venga sacrificata un’enorme quantità di animali per accompagnare il defunto nel viaggio verso l’aldilà. Più è importante il defunto maggiore è la quantità di animali sacrificati.
Le case, spesso con i tetti ricoperti di muschio e di vegetazione, sono adornate da pannelli lignei incisi e dipinti e spesso sono arricchite da un gran numero di corna di bufalo che denotano la ricchezza della famiglia che ci vive. Proseguiamo alla scoperta della regione con una devizione che ci porta a Suaya, un villaggio in cui è possibile vedere una parete rocciosa che presenta una serie di tombe rupestri ed alcune balconate di tau tau. A pochi chilometri di distanza si trova invece la località di Tampangallo: qui, camminando tra le risaie per alcune centinaia di metri, si arriva ad una grotta in cui si trovano oltre 40 tau tau e diverse bare lignee poste nelle nicchie tra le rocce. Il luogo, piuttosto sinistro per la presenza di parecchi teschi ed ossa ammassati a terra e sugli speroni rocciosi della caverna, è tuttavia alquanto suggestivo. Verso il tardo pomeriggio arriviamo infine a Rantepao e raggiungiamo l'albergo ove ci fermeremo alcune notti. Rantepao è la base ideale per esplorare Tana Toraja poichè è situata a breve distanza dalla maggior parte dei siti che ci interessa. Dopo 4 giorni passati in questa meravigliosa regione facciamo ritorno per recarci a Bali nostra ultima meta di questo meraviglioso viaggio in questo sorprendente parte di mondo.
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