Viaggiare è come perdersi in uno spazio infinito alla ricerca della propria essenza - Vincenzo Tarantino
venerdì 11 dicembre 2015
venerdì 13 novembre 2015
SCOPRIRE TENERIFE
Pochi giorni per scoprire una delle Isole dell’arcipelago
delle Canarie e precisamente l’Isola di Tenerife. Tenerife denominata, l'isola
dell'eterna primavera! Il modo migliore per visitarla è farlo non da turista ma
da persona che ama la natura. Con questo spirito bisogna visitare anche il Parco
Nazionale del Teide
Quest’isola si può difinire l’isola dai due volti. La costa
nord e la costa sud, in mezzo il maestoso vulcano Teide che con i suoi 3780
m.c.ca è uno dei vulcani attivi più alti d’Europa. Secondo noi la parte più
bella e forse più autentica è senza dubbio la costa nord. La cittadina di puerto La Cruz è molta
caratteristica. Il lungomare con la sua passeggiata
pedonale in acciottolato è splendida, cosi le piscine di Martianez di acque di
mare, curatissime e esteticamente molto belle che costeggiano tutto il lungo
mare. La parte sud con la Costa Adeje, che assieme a Los Cristianos e Playa de
Las Americas forma uno dei resort estivi a più alta densità turistico-abitativa
di tutta la Spagna.
Qui cambia tutto, sembra di essere in un’altra isola. E’
tutta un’altra atmosfera, certamente più vacanziera ma anche meno autentica non
più vegetazione tropicale ma deserti, non più aperitivi chic ma pub con l’happy
hour, non più ristorantini tipici ma cucina internazionale, hamburger e menu in
inglese, e soprattutto non si parla più spagnolo ma inglese.
La cosa che più ci ha colpito è stato senza dubbio il Parco del Teide Patrimonio Unesco. L’abbiamo Attraversato lungo tutto il suo dorsale, dalla cittadina de La Esperanza fino a Adaje, attraversando paesaggi verdissimi con altissime pinete, poi deserti e crateri che sembravano paesaggi lunari. Poi penso che sicuramente una delle spiagge che più abbiamo apprezzato è stata quella del Médano che prende il nome di questa graziosa cittadina situata nella parte meridionale di Tenerife. Nonostante sia stata relativamente risparmiata dalla cementificazione degli anni Sessanta, i centri turistici Playa de las Americas e Los Christianos hanno superato El Médano per numero di turisti. Un fatto, questo, incomprensibile perché El Médano si trova direttamente sulla spiaggia di sabbia naturale più lunga dell'isola, che misura oltre 3 chilometri. A El Médano, inoltre, il sole è una certezza come in nessun'altra località dell'isola: qui il sole splende ancora più spesso che a
Los Americas o Los cristianos Moltissimi "tinerfeños" trascorrono le vacanze estive a El Médano, trovando questa località (anche noi) notevolmente più bella delle "roccaforti" turistiche di cui si parlava poc'anzi; ecco perché numerosi abitanti benestanti del luogo possiedono anche un appartamento. El Médano è nota in tutto il mondo come paradiso dei surfisti.
Anche oggi, come in passato, qui vengono addirittura disputate competizioni per la coppa del mondo. Il motivo è semplice: a El Médano spira quasi sempre un vento costante e gradevole, che
rende sopportabili anche le giornate più calde. Il nostro soggiorno si è
concluso proprio qui a El Medano e sicuramente la prossima sarà la nostra base
per scoprire altri angoli nascosti di questa magnifica Isola dell’eterna
primavera.
La cosa che più ci ha colpito è stato senza dubbio il Parco del Teide Patrimonio Unesco. L’abbiamo Attraversato lungo tutto il suo dorsale, dalla cittadina de La Esperanza fino a Adaje, attraversando paesaggi verdissimi con altissime pinete, poi deserti e crateri che sembravano paesaggi lunari. Poi penso che sicuramente una delle spiagge che più abbiamo apprezzato è stata quella del Médano che prende il nome di questa graziosa cittadina situata nella parte meridionale di Tenerife. Nonostante sia stata relativamente risparmiata dalla cementificazione degli anni Sessanta, i centri turistici Playa de las Americas e Los Christianos hanno superato El Médano per numero di turisti. Un fatto, questo, incomprensibile perché El Médano si trova direttamente sulla spiaggia di sabbia naturale più lunga dell'isola, che misura oltre 3 chilometri. A El Médano, inoltre, il sole è una certezza come in nessun'altra località dell'isola: qui il sole splende ancora più spesso che a
Los Americas o Los cristianos Moltissimi "tinerfeños" trascorrono le vacanze estive a El Médano, trovando questa località (anche noi) notevolmente più bella delle "roccaforti" turistiche di cui si parlava poc'anzi; ecco perché numerosi abitanti benestanti del luogo possiedono anche un appartamento. El Médano è nota in tutto il mondo come paradiso dei surfisti.
Anche oggi, come in passato, qui vengono addirittura disputate competizioni per la coppa del mondo. Il motivo è semplice: a El Médano spira quasi sempre un vento costante e gradevole, che
lunedì 2 novembre 2015
CAMBOGIA
LA NASCITA DEL PROSSIMO VIAGGIO
PER LE STRADE DELLA CAMBOGIA
ATTRAVERSO I LUOGHI SACRI DEI KHMER,
MERAVIGLIE DI PIETRA E FANTASIA
PER LE STRADE DELLA CAMBOGIA
ATTRAVERSO I LUOGHI SACRI DEI KHMER,
MERAVIGLIE DI PIETRA E FANTASIA
martedì 8 settembre 2015
VALLE INTELVI (Como)
SENZA ANDARE LONTANO PER TROVARE
UN'ANGOLO DI PARADISO
Viviamo in uno dei più bei paesi
al mondo e spesso non ce ne accorgiamo, oppure lo sottovalutiamo. Abbiamo
tutto, città bellissime, borghi antichi, paesini, monumenti, piazze storiche,
montagne grandiose, laghi, fiumi, spiagge stupende con meravigliosi tramonti sul mare e tantissimi posti
ancora tutto da scoprire, magari si trovano dietro l’angolo, vicino casa, solo
che non siamo riusciti a scoprirlo ancora oppure non lo cerchiamo pensando di conoscere
e aver visto gia tutto . Questo è successo a me, scoprire a soli trenta km da
dove vivo (Como) un piccolo angolo di paradiso situato nella valle d’Intelvi.
Due giorni vissuti a contatto con la natura ospiti di un Bellissimo
casolare tra il verde e tantissimi animali:
stupende capre nere (razza ormai in
estinzione) bellissimi lama, mucche, tanti asinelli e maiali, tutti che girano in libertà.
Posto da mozzare il
fiato..Il tutto contornato da un paesaggio
che sembra riportarti fuori dal mondo. In posizione geografica unica, incastonata tra i
territori Italiano e Svizzero, la piccola Valle d’ Intelvi offre panorami e
vedute che non si possono descrivere.
Con i rinomatissimi laghi di Como e di
Lugano a farle da cornice, la Valle degli artisti e dei pittori così come viene
chiamata offre non solo bellezze ma anche un percorso storico e culturale di
grande interesse. La quiete della montagna e la poesia del lago si fondono, in
questi luoghi, per dare vita ad un paesaggio davvero incantevole. E’ proprio
vero non bisogna andare chi sà dove per incontrare il paradiso.
mercoledì 1 aprile 2015
AUSTRALIA - Il Queensland
- BRISBANE -
Il nostro viaggio itinerante alla scoperta della costa del Queensland ha inizio
a Brisbane, (definita Londra d’Australia) con il ritiro
della nostra casa ambulante o
furgone materassato, un campervan
Mitsubisc che per 11 giorni è
stata la nostra casa, il nostro rifugio e la nostra compagno di avventure che ci
ha trasportato e ospitato fino a Cape Tribulation.
Con oltre 1.730.000 chilometri quadrati di territorio
(quasi 6 volte l’italia) il Queensland si può permettere un campionario di
natura più vario di quello presente su un’enciclopedia per ragazzi. Partiamo da
Brisbane passando per la Gold Cost il tempio del surf e della movida. Fraser
Island, l’isola di sabbia più grande del mondo, le whitsundays, 74 isole che galleggiano come gioielli nelle
calde acque tropicali del mar dei coralli con la sabbia che sembra borotalco.
- whitsundays -
Per arrivare Townsville e Cairns le porte
d’accesso sia per la barriera Corallina che per visitare l’outback, l’interno sterminato e selvaggio con le
sue colline rosse, le pianure che si estendono all’infinito, con spettacolari tramonti.
Cairns è anche l’ultima grande città prima
delle lussureggianti foreste pluviale tra le più antiche del pianeta, dove gran
parte di essa non è stata ancora esplorata.
- whitsundays -
Una cosa che subito ho notato e che gli Australiani hanno una passione smisurata per gli avvertimenti e per i divieti e grazie a mia moglie Mary che mi traduceva tutto, posso adesso riportare quello che cera scritto sui vari cartelli sia stradali che non. Fai questo, non fare quello, puoi fare questo, forse!.
Una cosa che subito ho notato e che gli Australiani hanno una passione smisurata per gli avvertimenti e per i divieti e grazie a mia moglie Mary che mi traduceva tutto, posso adesso riportare quello che cera scritto sui vari cartelli sia stradali che non. Fai questo, non fare quello, puoi fare questo, forse!.
Divieti ovunque, le spiaggia a leggere i cartelli sembravano
invase da coccodrilli squali e
velenosissimi meduse, cartelli in bagno, sull'autostrada insomma
veramente ovunque, comunque per fortuna altrimenti forse non saremmo qui a
raccontare ma in pancia di qualche
coccodrillo..
Ma a noi che siamo italiani non suonano come divieti normali. A
volte sembrano minacce o intimidazioni sadiche. Ad esempio, sull'autostrada:
"Bevi mentre guidi? Prima o poi sarai CATTURATO" e che cavolo! Oppure
il piu' spaventoso l'ho visto in un parcheggio vicino ad una scuola a Gladstone
"ATTENZIONE: Se parcheggi in questo posteggio metti in serio pericolo la
vita dei bambini. Insomma ! ci sono talmente tante indicazioni e avvertimenti
che se per un momento non le trovi ti senti spaesato "E mo' che
faccio?" potro' passare con il verde? visto che non c'e' scritto? Ah si,
posso girare a sinistra ma con molta attenzione "CAN TURN LEFT WITH
CARE".
Le autostrade australiane non sono proprio delle autostrade anche se le chiamano higway o motorway. Somigliano più alle nostre statali italiane nella migliore delle ipotesi, a delle mulattiere nella peggiore. Del resto sono gratuite e bisogna anche considerare che la rete autostradale di tutta l'Australia è immensa, lunga migliaia e migliaia di chilometri.
Le autostrade australiane non sono proprio delle autostrade anche se le chiamano higway o motorway. Somigliano più alle nostre statali italiane nella migliore delle ipotesi, a delle mulattiere nella peggiore. Del resto sono gratuite e bisogna anche considerare che la rete autostradale di tutta l'Australia è immensa, lunga migliaia e migliaia di chilometri.
La cosa più scocciante è che la highway taglia in due paesi e città e se
sei in viaggio si è costretti a continui rallentamenti. Così da 100 Km/h ti
trovi a rallentare a 60 e poi a 40 in pochi secondi, e poi di nuovo 40, 60,
100. Rare volte a 110 Questi cartelli regolano il tuo viaggio ed è un continuo
accelerare e decelerare, anche perchè dietro la curva c'e' quasi sempre la
polizia in agguato con il suo radar che ti prende la velocità, per cui conviene
veramente rispettare i cartelli come ci ha consigliato il ragazzo Italiano che
ci ha consegnato il nostro furgoncino.
La
nostra prima tappa è Hervey
Bay, Troviamo un bellissimo campeggio (
in Australia i campeggi sono davvero bellissimi puliti e attrezzatissimi) ci sistemiamo davanti alla spiaggia. Hervey Bay è il luogo migliore per raggiungere Frasere Island, la più grande isola al mondo formata soltanto di sabbia. Infatti per visitarla è necessario un 4x4
Tra le principali attrazioni dell’isola, bellissima la “75 miles beach”, una spiaggia di circa 100 km utilizzata come autostrada dell’isola e su cui si è arenata una nave che ora costituisce un’attrazione turistica.
Tra le principali attrazioni dell’isola, bellissima la “75 miles beach”, una spiaggia di circa 100 km utilizzata come autostrada dell’isola e su cui si è arenata una nave che ora costituisce un’attrazione turistica.
Hervey Bay ci fermiamo 2 giorni perché la strada è lunga e le cose sono molte da vedere. Il nostro itinerario continua verso Yeppoon poi Mackay e preseguire verso Harlie Beach per esplorare quel paradiso terrestre di nome Whitsunday Island, poi Boven, Townsville per arrivare a Cairns e proseguire verso Port Duglas per scoprire la grande Barriera Corallina e esplorare il parco Nazionale Daitree Forest “Cape Tribulation nome dato dal capitano James Cook” e la foresta pluviale. Quando si arriva qui si capisce subito che siamo in un luogo fuori dal turismo globale. Approdare a Cape Tribulation è come viaggiare nel tempo,
ritrovarsi in una natura incontaminata, con spiagge bianche , acque turchese
trapuntate di coralli con alle spalle una foresta pliviale eccezionale, la più
antica della terra.La Daientree Forest è antichissima e magnifica a parole è
quasi impossibile spiegare che cosa si prova a camminare all’interno di un
ecosistema vecchio di oltre 160 milioni di anni con all’interno una varietà
impressionante di alberi e piente, tanto che ci sono ancora piante da classificare.
La foresta risuona dei canti delle
numerose specie di uccelli e nella penonobra del sottobosco vive il volatile
più grande del mondo il misterioso Casuorio Australiano. Una specie di Emu
gigantesco, che può raggiungere i 2 metri di altezza con colori rosso verde e
blu e se molestato può diventare un vero Killer.
Il Casuario non è l’unico
pericolo della foresta ci sono serpenti velenossissimi, ragni e zecche micidiali e lunghi i corsi d’acqua e
spiagge i famosi “ Salty” i coccodrilli marini. Quindi per esplorare è meglio
essere prudenti senza strafare o avventurarsi in posti che potrebbere rivelarsi
mortali.
- VIDEO -
venerdì 6 marzo 2015
AUSTRALIA - Alice Springs
Alice Springs: un nome di forte suggestione, forse perché custodisce luoghi circondati da un alone di mistero, o dovuta alla presenza di una numerosa comunità aborigena. Senza dubbio, sono anche influenzato e sensibilmente affascinato dalla lettura del libro di Bruce Chatwin “Le vie dei canti”: leggere trovandosi negli stessi luoghi descritti dallo scrittore costituisce una esperienza assolutamente unica. Le “vie dei canti” sono, nella mitologia aborigena, un labirinto di sentieri invisibili che corre lungo tutto il territorio australiano. I miti della creazione raccontano di antenati totemici che, nel “tempo del sogno”, crearono se stessi e poi partirono per un viaggio attraverso il continente, cantando il nome di tutto ciò che vedevano e dando così origine al mondo per mezzo del canto.
Fa fa molto caldo qui ad Alice Spring il termometro di giorno non scende mai sotto i 34 gradi. Attraverso Todd Street abbiamo l’opportunità di incontrare, per la prima volta da quando siamo in Australia, alcuni aborigeni del luogo. La loro attuale condizione di emarginazione ci fa pensare a quanto sia oggi distante, per loro, lo spirito del “tempo dei sogni.
Lasciamo Alice Springs in direzione Tennant Creek, DARVIN per poi spostarci sulla Costa a Brisbane dove riterremo questa volta un furgone camperato. Percorreremo la costa lunga la barriera corallina per raggiungere Cairns. Comunque lasciamo Alice Springs con malinconia, con la visione mentale del popolo Aborigeno, maltrattato violentato, sterminato, ridotto a una comunità. Un Popolo, ricco di tradizioni e messaggi che viveva nella sua terra in armonia con tutto l'esistente. Quella stessa terra colonizzata alla fine del diciottesimo secolo con conseguenze disastrose. Il principio giuridico che regolava la questione indigena nella legislazione inglese e, pertanto, anche in quella australiana, era quello della "terra nullius": un principio che definiva la terra australiana prima dell’arrivo dei Britannici come una terra vuota, una terra di nessuno che, pertanto, poteva essere legittimamente occupata dai coloni. Il principio è rimasto legalmente in vigore fino al 1992 e, oggi, gli Aborigeni stanno ancora aspettando la restituzione della maggior parte delle loro terre. Oltre al furto delle terre nei secoli si è' assistito ad un notevole depauperamento della popolazione sterminata in parte da devastanti epidemie ed in parte per mano dei coloni. Addirittura Nel corso del ventesimo secolo, allo sterminio diretto si è sostituita una politica brutale, volta a togliere i bambini aborigeni ai loro genitori, per affidarli alle famiglie dei bianchi o ai collegi dei missionari, con l’obiettivo di sradicare ogni traccia della loro cultura e della loro lingua.
La "generazione rubata", così come gli Aborigeni stessi la definiscono, rimane una ferita aperta nel cuore di tutto il popolo aborigeno. Ecco Alice Springs ci ha fatto conoscere toccare e vedere una realtà a molti sconosciuti. Nessuno ne parla Perche l'Australia deve rimanere un sogno dove tutto è perfetto, tutto da conquistare ma solo se hai la pelle bianca altrimenti se sei aborigeno non puoi bere neanche una birra perché rischi la galera.
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