NATAL - Punta Negra |
Canoa
Quebrada
Piccolo
villaggio di pescatori, fino a qualche anni fa sconosciuto ai piú, Canoa
Quebrada é uno splendido luogo di vacanze a forte vocazione internazionale,
nella regione nordest del Brasile. Appena si arriva a Canoa Quebrada la prima cosa che colpisce è il
netto contrasto tra i due elementi
naturali maggiormente significativi del Nord-Este brasiliano: l'acqua e la
sabbia. In fondo, la vera magia di Canoa, quel litorale che, con pochi giri di
buggy (il fuoristrada per le escursioni), seduce lo sguardo con contrasti
netti: dal mare al deserto passando per miraggi di verde intenso, lagune come
oasi tra le dune, palmizi spettinati dal vento degli Alisei. Una di queste
oasi, nei pressi di una piccola laguna e di una grande zona di allevamento dei
granchi giganti, è Cumbi dove i “cangrejos” li puoi vedere ancora vivi prima di
trovarli serviti a tavola.
Canoa Quebrada
Su panche all'aperto circondate da acqua lacustre e
vegetazione tropicale si comincia a socializzare con il cibo del luogo, cedendo
a caipirinha ed acqua di cocco in men che non si dica prima di assaporare le
specialità di mare. Il nostro viaggio continua anche se a malincuore lasciamo questo
angolo di paradiso per continuare e scoprire altre meraviglie. A un paio d'ore
da Canoa Quebrada si trova la capitale del Cearà, Fortaleza, punto d'arrivo o
di partenza di qualsiasi avventura brasiliana nel nord-est. Imparare
a guardare questa metropoli con occhi diversi più sensibili alle risorse che custodisce
può essere uno scambio tutto sommato equo tra il viaggiatore e una meta fin
troppo adombrata dalla piaga del turismo sessuale.
-Fortaleza-
L'attrazione della vita
notturna garantita da una miriade di locali il più famoso “Il Pirata” che animano
la movida del capoluogo Cearense a ritmo di pagode, samba e forrò, è sì una
parte consistente dell'anima turistica di Fortaleza, ma non l'unica. Scoprire
le ricchezze ambientali meno note di questo importante scalo brasiliano verso
uno dei litorali più belli dell'America Latina vuol dire rompere certi
pregiudizi che vale la pena sostituire con ben più ampie vedute. Come capitale
della terra del sole, Fortaleza
non può fare a meno di estese spiagge e oasi di verde. Tuttavia, a restituire il colpo d'occhio più immediato al primo sguardo sull'orizzonte cittadino, è la fila degli hotel-grattacieli che costella il litorale atlantico lungo il quale si esibiscono i maggiori contrasti della città. Il Ponte degli Inglesi, noto anche come Ponte Metallica, è un buon punto di osservazione dove è possibile fotografare subito l'introversa silhouette di questa capitale equatoriale dal fascino cosmopolita. Ci fermiamo poco, solo un giorno il tempo giusto per prenotare il bus per Jerycoacoara. A Fortaleza ritorneremo, perché da qui che abbiamo prenotato il volo di ritorno a casa.
non può fare a meno di estese spiagge e oasi di verde. Tuttavia, a restituire il colpo d'occhio più immediato al primo sguardo sull'orizzonte cittadino, è la fila degli hotel-grattacieli che costella il litorale atlantico lungo il quale si esibiscono i maggiori contrasti della città. Il Ponte degli Inglesi, noto anche come Ponte Metallica, è un buon punto di osservazione dove è possibile fotografare subito l'introversa silhouette di questa capitale equatoriale dal fascino cosmopolita. Ci fermiamo poco, solo un giorno il tempo giusto per prenotare il bus per Jerycoacoara. A Fortaleza ritorneremo, perché da qui che abbiamo prenotato il volo di ritorno a casa.
Occorrono circa 7
ore di viaggio per arrivare a Jeri; le prime 6 ore in autobus fino a Jijoca,
l’ultima ora a bordo di una sorta di camion 4X4 “Jardineira” aperto lateralmente con delle sbarre, i bagagli tutti
accatastati sul tetto, sembra un camion che trasporta prigionieri e che percorre una strada alquanto dissestata
per circa 40 minuti in pieno deserto.
-Jericoacoara-
Jericoacoara è il paradiso... un posto
davvero unico al mondo, con i suoi colori, i suoi tramonti, il suono della
capoeira (è un'arte marziale brasiliana creata principalmente dai discendenti di schiavi africani nati in Brasile con influenza indigena brasiliana, caratterizzata da elementi espressivi come la musica e l'armonia dei movimenti (per questo spesso scambiata per una danza) e il sapore della vera capirinha... E’ un posto difficile da
raggiungere perché il viaggio è lungo e faticoso ma ne vale davvero la pena...
da qui inizia l’avventura...: un’ora e mezza per giungla, savana, fiumiciattoli
da attraversare, case di mattoni, spiaggia e deserto e quando inizi a pensare
che probabilmente non arriverai mai più eccolo li...In lontananza... un
minuscolo villaggio disperso nel deserto... JERI’... 6 strade di sabbia che
portano alla
spiaggia...Dove non c’è bisogno delle scarpe, dove la gente è
allegra, e ce l’ha scritto negli occhi... dove assapori la libertà...Quella
vera... Jeri è circondata da dune di sabbia altissime che la dividono dal resto
del mondo ... la sabbia è bianchissima anche se con la luce del sole assume un
colore dorato, quasi ambrato... e queste dune fanno da cornice al mare ... alla
spiaggia dove puoi camminare per km con l’acqua che ti sfiora le caviglie... e durante
la bassa marea si formano centinaia di
pozze d’acqua che sembrano tante piscine.
Dovevamo fermarci solo tre giorni ci
siamo rimasti 10. L’abbiamo vissuta andando in spiaggia, facendo lunghe
passeggiate, e escursioni nelle varie lagune e dune, assistendo in immancabilmente ogni sera al
tramonto sulla duna Por do Sol, la duna più alta, dove all’ora del tramonto,
come un magico rito la gente e l’intero
villaggio si riversa per assistere a questo rito ... dalla
duna “Do Por do Sol”,seduti sulla sabbia abbiamo assistito
ad
uno spettacolo naturale di luce e colore che il sole ci ha voluto regalare,
mescolando nel cielo toni rossastri e dorati che si riflettevano sulla
superficie liquida ed ondulata. Poi per stupirci di più ed occupare tutta la
scena, con una forza inaspettata il sole ha rovesciato nell’aria la sua luce
arancione ed il cielo è diventato una vera e propria tavolozza violenta.
Eravamo tutti estasiati: quella luce infuocata aveva invaso i nostri occhi, era
penetrata nell’animo come un balsamo
e dopo l’applauso finale godere lo spettacolo di capoeira sulla spiaggia
sorseggiando capirinha accompagnata da spiedini di pollo o pesce arrostiti sulla spiaggia .Abbiamo
visto svolazzare tra le onde gli appassionati di Kite Surf, abbiamo girato i
dintorni con le buggy come Lagoa Paraiso, Lagoa Azul, La Pedra Furada e Mangui
Seco. Penso che Jeri è uno di quei posti che difficilmente ci si dimenticherà
dove davvero ti senti libero e in armonia con il creato.
I giorni sono passati velocemente, all’indomani ci aspetta un nuovo spostamento in buggy verso Paolino Neves per poi esplorare i Lençóis Maranhenses.
Siamo riusciti a trovare un passaggio,non sempre si è sicuri di partire e neanche l’arario perché tutto dipende dall’alta e bassa marea. La strada è lungo la spiaggia fino a Camoncin poi in camioneta fino Paolino Neves Maranhao. Il buggy ci ha condotta per circa due ore verso paludi, guadi, ponti traballanti, insabbiandosi un paio di volte, ma regalandoci paesaggi mozzafiato quando ci ha portato in una laguna meravigliosa dove c’eravamo solo noi, sembrava di stare in uno di quei film ambientati in posti paradisiaci. Il viaggio è continuato per chilometri di sali e scendi, fra panorami infiniti e meravigliosi, un susseguirsi di forme e colori che non potrò mai dimenticare. Il silenzio, la lentezza e la natura di quei posti non si può neanche immaginare perchè è talmente immacolata ed eterea che è difficile descriverla. Finalmente a Paolino Neves dove troviamo una posada carina e a un buon prezzo. La sera a cenare a base di gamberi alla griglia con riso in una rustica capanna sul mare.
I giorni sono passati velocemente, all’indomani ci aspetta un nuovo spostamento in buggy verso Paolino Neves per poi esplorare i Lençóis Maranhenses.
Siamo riusciti a trovare un passaggio,non sempre si è sicuri di partire e neanche l’arario perché tutto dipende dall’alta e bassa marea. La strada è lungo la spiaggia fino a Camoncin poi in camioneta fino Paolino Neves Maranhao. Il buggy ci ha condotta per circa due ore verso paludi, guadi, ponti traballanti, insabbiandosi un paio di volte, ma regalandoci paesaggi mozzafiato quando ci ha portato in una laguna meravigliosa dove c’eravamo solo noi, sembrava di stare in uno di quei film ambientati in posti paradisiaci. Il viaggio è continuato per chilometri di sali e scendi, fra panorami infiniti e meravigliosi, un susseguirsi di forme e colori che non potrò mai dimenticare. Il silenzio, la lentezza e la natura di quei posti non si può neanche immaginare perchè è talmente immacolata ed eterea che è difficile descriverla. Finalmente a Paolino Neves dove troviamo una posada carina e a un buon prezzo. La sera a cenare a base di gamberi alla griglia con riso in una rustica capanna sul mare.
Il giorno dopo abbiamo
iniziato a pregustare la grandezza e bellezza
del paesaggio, ci siamo resi conto di come le parole non avessero peso e solo i
pensieri, le immagini si affollassero prepotenti nella nostra mente.
Il
Lençois è un Parco Nazionale: le dune di sabbia, un quarzo finissimo, corrono
lungo il
litorale
per 70 Km e si addentrano all’interno per altri 50 Km.. in tutto sono 155.000
ettari quadrati di apparente nulla. Ma è un piccolo Sahara molto particolare
ovunque.. prima di tutto le dune mobili, adagiate sulla terra che viste
dall’alto sembrano delle lenzuola distese su un letto, per questo
motivo il nome. Possono raggiungere anche i 40 metri d’altezza e spostarsi in un
anno di altrettanti metri e poi sono cosparse di lagune, una più
bella
e pittoresca dell’altra un panorama incantevole di dune bianche modellate da
acqua e vento. Siamo
completamente circondati da dune bianche infinite,dove, fra una duna e l’altra,
ci sono lagune di acqua Non credo ai miei occhi, è uno spettacolo meraviglioso,
non ci sono parole per descrivere i Lençóis Maranhenses, penso che
difficilmente riuscirò a vedere un altro luogo azzurrissima e verdissima in cui
tuffarsi. Rotolarsi dalle alte creste delle dune per lasciarsi cullare
dall’acqua dolce delle lagune è un divertimento senza pari. Leggendo i vari
racconti di viaggio e osservando tantissime foto avevo immaginato un posto
molto bello, ma questo era veramente al di sopra delle mie aspettative, era
proprio questo luogo che mi aveva spinto a visitare il Nord Est del Brasile.
Non si può non vedere un luogo del genere sulla terra, uno spettacolo della natura che lascia senza parole, che ti rende felice, ti libera di ogni pensiero e ti permette di sognare ad occhi aperti. I giorni rimasti non sono molti, raggiungiamo con un bus Sao Luis.
Non si può non vedere un luogo del genere sulla terra, uno spettacolo della natura che lascia senza parole, che ti rende felice, ti libera di ogni pensiero e ti permette di sognare ad occhi aperti. I giorni rimasti non sono molti, raggiungiamo con un bus Sao Luis.
Sao Luis
Sao Luis è una città ricchissima
di storia: fondata dai francesi e occupata in seguito dai portoghesi e per un
breve periodo anche dagli olandesi: Il centro storico della città è uno dei più
belli e meglio conservati del Brasile, con edifici ricchi di “azulejos”
piastrelle splendidamente lavorate di origine portoghese.
São
Luís è l’ultimo
avamposto, in vista dello stato del Pará e della Grande Foresta Amazzonica. Ci
troviamo a due passi dall’equatore e il termometro qui spesso tocca i 40°. São
Luís, che si affaccia sulla Baia di Sao Marcos sorge su un’isola che porta lo stesso nome, come
dicevo prima è stata fondata dai francesi ed è stata successivamente
colonizzata dai portoghesi.
Ormai il viaggio è
arrivato al termine, il giorno dopo
si ritorna in aereo a Fortaleza e
da qui Italia.
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