LA BELLEZZA DI LAGHZIRA
Solo un cartello scolorito segnala questa bellezza straordinaria della natura. Si scende sulla spiaggia attraverso una strada sterrata e sulla sinistra appaiono loro, giganti di pietra che da secoli stanno a guardare il delirio del mare e del vento. Ti incammini perché vuoi raggiungerli, vuoi toccarli, vuoi capire e amarli.
Sidi Ifni - Spiaggia di Laghzira
Gli archi della scogliera di Laghzira ti fanno pensare. Ci si ferma prima di entrare sotto a queste gigantesche arcate, hai timore forse, ti senti un nulla in mezzo a questa natura dirompente, che ti ostacola i pensieri, che finge di amarti ma ti mette in discussione. Devi camminare 20 mn per passare sotto a tutti questi archi, intervallati da fine spiaggia dorata e come degli enormi monumenti alla memoria, riescono a farti sentire piccolo, minuscolo, fuori posto. Quando alzi gli occhi e guardi le arcate di pietra sopra la tua testa, in quel preciso momento, la sensazione di vuoto si impadronisce, ti prende e si mescola con l'incanto dell'opera, con l'angoscia della sparizione. Nelle orecchie sconvolte dal rumore amplificato della risacca riesci a percepire rumori e suoni lontani, ancestrali, ma vividi e profondi che si abbattono senza sosta nella tua mente e nei tuoi pensieri quasi inesistenti davanti a questo capolavoro.
E poi capisci che la natura é grande, immensa, meravigliosa e instancabile. E poi quanto te ne vai, dall'alto della scogliera guardi giù, devi fermarti un momento, un attimo solo, per catturare e memorizzare tutto questo e cercare di ristabilire un contatto con quello che sei. Cosi lo stesso di fronte a miraggi di luce e colori, il luccichio dell'acqua che si riposa e si ristagna nella sabbia formando laghi laghetti forme, miraggi, ecco che di fronte al silenzio e a questa meraviglia riesci a percepire il tuo io e vorresti non lasciarlo ma.
i
Solo un cartello scolorito segnala questa bellezza straordinaria della natura. Si scende sulla spiaggia attraverso una strada sterrata e sulla sinistra appaiono loro, giganti di pietra che da secoli stanno a guardare il delirio del mare e del vento. Ti incammini perché vuoi raggiungerli, vuoi toccarli, vuoi capire e amarli.
Sidi Ifni - Spiaggia di Laghzira
Gli archi della scogliera di Laghzira ti fanno pensare. Ci si ferma prima di entrare sotto a queste gigantesche arcate, hai timore forse, ti senti un nulla in mezzo a questa natura dirompente, che ti ostacola i pensieri, che finge di amarti ma ti mette in discussione. Devi camminare 20 mn per passare sotto a tutti questi archi, intervallati da fine spiaggia dorata e come degli enormi monumenti alla memoria, riescono a farti sentire piccolo, minuscolo, fuori posto. Quando alzi gli occhi e guardi le arcate di pietra sopra la tua testa, in quel preciso momento, la sensazione di vuoto si impadronisce, ti prende e si mescola con l'incanto dell'opera, con l'angoscia della sparizione. Nelle orecchie sconvolte dal rumore amplificato della risacca riesci a percepire rumori e suoni lontani, ancestrali, ma vividi e profondi che si abbattono senza sosta nella tua mente e nei tuoi pensieri quasi inesistenti davanti a questo capolavoro.
E poi capisci che la natura é grande, immensa, meravigliosa e instancabile. E poi quanto te ne vai, dall'alto della scogliera guardi giù, devi fermarti un momento, un attimo solo, per catturare e memorizzare tutto questo e cercare di ristabilire un contatto con quello che sei. Cosi lo stesso di fronte a miraggi di luce e colori, il luccichio dell'acqua che si riposa e si ristagna nella sabbia formando laghi laghetti forme, miraggi, ecco che di fronte al silenzio e a questa meraviglia riesci a percepire il tuo io e vorresti non lasciarlo ma.
i
Nessun commento:
Posta un commento